A cinque anni dal primo investimento nel mercato sudamericano con l’apertura della prima riserva privata in Perù intitolata a Franco Loro Piana, il gruppo Loro Piana raddoppia la presenza diretta nell’area. Con un doppio obiettivo. Da una parte, quello di alzare la salvaguardia della vicuna, il camelide andino dal cui mantello si ricava una fibra preziosa e che, a causa del bracconaggio, negli scorsi anni rischiava l’estinzione. E, dall’altra, quello di poter in questo modo incrementare l’approvvigionamento autonomo di questo tipo di lana in modo sostenibile. Così Loro Piana ha annunciato l’acquisizione del 60% dell’azienda argentina Sanin che ha in uso un territorio di 85mila ettari nella provincia di Catamarca, attiguo alla Riserva di Laguna Blanca, e possiede il diritto di tosa delle circa 6mila vicune che qui vivono selvagge. Per l’operazione è stato previsto un esborso di 1,6 milioni di dollari che si aggiungono al milione circa già investito dal 2008 ad oggi per la riserva Franco Loro Piana dove, sui 2 mila ettari di terra, in quattro anni il numero degli esemplari dell’animale è raddoppiato arrivando a 2 mila. La vicuna rappresenta uno dei progetti esclusivi del gruppo da 630 milioni di euro (+13,1%) insieme a Baby Cashmere e Fiore di Loto. Attraverso il vello di questo camelide vengono realizzati un centinaio circa di prodotti, dall’abbigliamento agli accessori, che per ora contano circa l’1,5% del fatturato complessivo, ma in costante crescita e proprio questo investimento dovrebbe, nei piani dell’azienda, aumentare in modo sensibile nei prossimi anni.