Vanno male i conti di Esprit. Il brand quotato alla Borsa di Hong Kong ha registrato nei dodici mesi (al 30 giugno) una perdita netta ancora più profonda di quella prevista per l’anno fiscale 2013, appesantita dalla debolezza sul mercato europeo e dalla chiusura alcuni punti vendita nel mondo.
Il rosso ha raggiunto infatti i 4,39 miliardi dollari di Hong Kong (pari a circa 427,5 milioni di euro), contro la perdita di 3,1 miliardi prevista dagli analisti interpellati da Reuters.
Il fatturato si è attestato a 25,902 miliardi di dollari di Hong Kong (pari a circa 2,5 miliardi di euro), in caduta dell’11,5% in valuta locale rispetto allo scorso anno, “soprattutto a causa di un calo delle performance di business, così come della decisione strategica di cedere le attività in Nord America e della chiusura di alcuni negozi in perdita”, si legge in un comunicato del gruppo.
Il management, si legge ancora, ha intrapreso una revisione generale del piano di trasformazione originale, con l’obiettivo di stabilizzare il business riducendo i costi e normalizzando i livelli di inventario, per ritrovare la competitività nel medio termine.