Al posto della cessione, arriva l’addio dei top manager. Dopo il consiglio di amministrazione di venerdì scorso, la Roberto Cavalli ha comunicato che “l’amministratore delegato Gianluca Brozzetti e il chief operating officer Carlo di Biagio lasciano la guida dell’azienda con il completamento della gestione dell’anno 2013, che ha visto una crescita del fatturato del 9,3%”. I due manager erano entrati in azienda nella seconda metà del 2009 “per dare attuazione a un programma di rifocalizzazione e crescita”. Adesso, le deleghe operative passano al presidente Roberto Cavalli e al consigliere e corporate legal affairs director Daniele Corvasce.
Brozzetti, contattato da Pambianconews, non ha rilasciato commenti, rimandando al comunicato ufficiale. L’uscita di scena dei due manager, in ogni caso, giunge piuttosto improvvisa, e lo conferma il fatto che l’azienda non abbia preparato sostituti, in un momento così delicato per la vita dell’azienda. Brozzetti aveva impostato una strategia di crescita che prevedeva ad un certo momento l’ingresso di un socio finanziario.
È piuttosto singolare la coincidenza che, nella mattinata che ha preceduto il consiglio di amministrazione, siano uscite dettagliate indiscrezioni stampa su una vicina cessione al fondo Permira. La società aveva poi precisato che l’operazione non era all’ordine del giorno, e che nessun accordo preliminare ancora era stato siglato. Anche se un portavoce della società ha poi spiegato che è normale che i fondi di investimento, soprattutto in questo momento, contattino gruppi come Roberto Cavalli*.
Sempre il consiglio di amministrazione di venerdì ha diffuso i dati relativi al 2013, esercizio chiuso con un fatturato consolidato netto pari a 201 milioni, in crescita del 9,3 per cento. “I ricavi da vendite dirette – si legge nella nota – che rappresentano il 70% del business, hanno registrato una crescita del 7,1%”, in un anno in cui “le vendite Wholesale hanno risentito della crisi del mercato italiano (-2,7%)”.
“La crescita dei ricavi retail nei negozi “monomarca in proprietà”, in aumento del 18,6% rispetto all’esercizio 2012 (+22,0% a cambi costanti), è riconducibile sia alle maggiori vendite realizzate nei “negozi esistenti” (+8,0%) sia all’apertura di nuove boutique”. Il 2013 ha visto riprendere la crescita dei ricavi da licenze (+15,3%).
Anche se ancora non disponibile in forma “audited”, precisa la società, l’ebitda del Gruppo Cavalli al 31 dicembre 2013 è stimato pari al 11,2% dei ricavi netti.
*Notizia modificata il 30/1/2014 ore 11.15
Su richiesta dell’ufficio stampa di Cavalli è stata cambiata la frase precedente che era: “Anche se un portavoce della società ha poi dichiarato che sono in corso contatti con alcuni fondi d’investimento”.