Dopo oltre settant’anni Bruno Magli abbandona la sua città di origine, Bologna, per trasferirsi a Milano. Lo sbarco nella capitale della moda italiana è solo uno dei punti del piano di rilancio messo a punto dal neo AD Armin Mueller, esperto in turnaround aziendali, entrato in azienda con l’obiettivo di tornare all’utile entro il 2013.
Avete dato via alla riorganizzazione del business e scelto di concentrarvi sul marchio…
Esattamente. Il punto è che la strategia portata avanti fino ad ora non era chiara, bloccata tra due modelli di business distinti, uno focalizzato sul marchio e l’altro sulla produzione. D’ora in poi ci concentreremo su tutto ciò che riguarda design, sviluppo prodotto, vendite e marketing, esternalizzando produzione e logistica. Queste misure ci permetteranno di essere più vicini al mercato, ma comporteranno – purtroppo – la chiusura del polo produttivo bolognese e il trasferimento entro un paio di mesi a Milano, in una struttura che accoglierà tutte le funzioni aziendali oltre che gli show-room dedicati alle collezioni uomo e donna.
Produrrete dunque tutto in outsourcing?
In realtà era già praticamente così, solo parte dell’offerta donna era prodotta direttamente, mentre per l’uomo, le borse e la piccola pelletteria l’intera produzione era affidata a fornitori esterni, quasi esclusivamente italiani. Con l’avvio del nuovo corso alcuni di questi partner assumeranno un ruolo più importante, perché lavoreranno a stretto contatto con le nostre divisioni stile e prodotto per lo sviluppo di tutta la modelleria. A breve ufficializzeremo anche il nome del nuovo direttore creativo, che vive a Milano e vogliamo che parta con la A/I 2012-13.
Quali sono le aspettative da un punto finanziario?
Chiuderemo l’anno in corso con ricavi poco sotto i 50 milioni di euro, ma la manovra correttiva si farà sentire sulla redditività. Tutti i costi relativi al piano verranno infatti imputati al bilancio 2011, in modo da avere con il 2012 una “fresh start”. Per quanto riguarda poi la strategia di crescita continueremo ad investire sui mercati emergenti, ma non perderemo di vista i mercati europei, Francia, Uk e Germania in testa dove siamo oggi sotto-rappresentati. Le dico solo che Bruno Magli ha all’attivo un totale di circa 200 clienti wholesale e l’obiettivo è di raddoppiare se non triplicare questo numero.