Si è conclusa l’Opa di Edizione sulla totalità delle azioni ordinarie Benetton Group: al termine del periodo di offerta la holding della famiglia di Ponzano Veneto risulta detenere il 92,37% del capitale di Benetton. “La holding – si legge in un comunicato – venendo a detenere una partecipazione superiore al 90% ma inferiore al 95% del capitale, non ricostituirà il flottante minimo e adempirà all’obbligo di lanciare un’opa obbligatoria sulle azioni non portate in adesione all’offerta, sempre al prezzo di 4,6 euro per azione”. I risultati definitivi dell’Opa totalitaria saranno pubblicati il prossimo 4 aprile.
Finisce così, dopo 26 anni di presenza, l’esperienza del gruppo nel listino di Piazza Affari. “Le motivazioni dell’offerta – spiegava una nota del gruppo Edizione, guidato da Gilberto Benetton, lo scorso primo febbraio – risiedono principalmente nella considerazione della rapida e profonda evoluzione del contesto di mercato in cui opera Benetton Group. Infatti, la modifica dei modelli di consumo nei mercati di riferimento di Benetton Group e la pressione sui margini derivante dalla crescita del costo delle materie prime, richiedono una strategia di rafforzamento del modello di business su cui sono fondati la storia e il successo di Benetton Group”.
Per quanto riguarda il prezzo, le attuali quotazioni giustificano la valutazione dei 4,6 euro. Ma fino a due anni fa le quotazioni erano regolarmente comprese tra i 6 e i 7 euro. Mentre prima della crisi le azioni avevano anche superato i 7,5 euro. Per questo l’Opa rappresenta, per la famiglia Benetton, un’occasione per acquistare i propri titoli a prezzi di saldo.