Bernard Arnault continua la sua ‘campagna d’Italia’ e segna un nuovo colpo. Stavolta il re del lusso non ha messo le mani su un altro marchio italiano, ma sul Palazzo della Civiltà Italiana (che i romani chiamano “il colosseo quadrato”) nel quartiere di Roma dell’Eur, che diverrà la sede della maison Fendi, di proprietà di Lvmh dal 2001. Lo stesso palazzo, solo pochi mesi fa, aveva ospitato una sfilata-evento di Armani.
Prima del trasferimento dell’headquarter, previsto per il 2015 in tempo per il 90esimo anniversario della griffe, il palazzo verrà ristrutturato con un investimento da “diversi milioni di euro”, come ha dichiarato alla stampa il presidente e AD di Fendi Pietro Beccari. Non si tratta della prima opera di mecenatismo nella Capitale da parte della maison romana, che ha già restaurato la fontana di Trevi con un finanziamento di oltre 2 milioni di euro e contribuirà alle opere sul complesso delle Quattro Fontane.
L’accordo per l’affitto del Palazzo della Civiltà, simbolo del fascismo e dell’architettura razionalista progettato negli anni 30 e rimasto chiuso da 72 anni, è stato concluso dopo mesi di trattative con la Eur spa. Il contratto avrà una durata di 15 anni con un canone di 240mila euro al mese. Sui 12mila metri quadrati distribuiti su sei piani dell’edificio, gli oltre mille metri quadrati del piano terra saranno destinati a un’area espositiva con mostre e installazioni aperte al pubblico dedicate all’artigianalità made in Italy.
Pietro Beccari si è detto “fiero di questo accordo” e ha definito il colosseo quadrato come “uno dei più bei palazzi del mondo”, sottolineando anche il forte legame di Fendi con la città di Roma: “Ci ha dato tanto, sentiamo di doverle restituire molto”.