Kering si prepara ad uscire dal brand Tomas Maier. A dare la notizia è Wwd, spiegando come la griffe dello stilista tedesco, fresco di divorzio da Bottega Veneta, di cui è stato direttore creativo per 17 anni, dovrebbe dunque cessare le operazioni commerciali. La chiusura del brand coinvolgerà un organico di 20-30 persone. I due store di Manhattan dovrebbero chiudere entro la fine dell’anno, così come il sito e-commerce. Il colosso guidato da François-Henri Pinault ha confermato la notizia con uno statement ufficiale, precisando che Maier resterà proprietario del trademark e che Kering farà del suo meglio per tutelare i dipendenti.
La fine della partnership con Maier è solo l’ultima delle operazioni con cui Kering conferma la volontà di restringere lo spettro delle controllate, per concentrarsi sulle sole maison del lusso. È della scorsa settimana la notizia secondo cui Christopher Kane sarebbe in trattativa con il gruppo parigino per riprendere il pieno controllo del suo brand, fondato nel 2006, di cui Kering aveva acquisito il 51% nel 2013. A marzo, invece, Kering è uscita dalla griffe Stella McCartney, che ha ripreso il 100% del suo brand, mentre ad aprile è stata la volta del marchio di skatewear Volcom.
Ad aprire il 2018, infine, è stata la notizia della progressiva distribuzione delle azioni di Puma agli shareholder di Kering, che riduce così la sua parteciapzione nel brand dello sportswear dall’86% al 16 per cento. A spiegarlo è stato lo stesso gruppo del lusso, precisando come Artémis, primo azionista di Kering, resterà in Puma con una quota di circa il 29 per cento.