Ovs ha chiuso il primo trimestre dell’anno registrando vendite nette a 353 milioni di euro (+10,6%), 320,5 milioni escludendo il sell-in verso Sempione Fashion (+2 per cento). La crescita, in particolare, ha riguardato sia l’insegna Ovs, cresciuta del 2,3% a quota 265,5 milioni, che Upim, in aumento dello 0,5% a 55 milioni. L’ebitda rettificato si è attestato a quota 30,1 milioni (+2,8%), con un’incidenza del 9,4% sulle vendite nette escluso il sell-in verso Sempione Fashion, mentre l’ebitda reported è risultato negativo per 24,5 milioni, principalmente a causa di svalutazioni di attivi pari a 50,4 milioni ed accantonamenti per 3 milioni. La posizione finanziaria netta rettificata, invece, è stata pari a 423,5 milioni (era 342,6 milioni lo scorso anno), mentre reported è stata pari a 451,2 milioni (339,2 milioni lo scorso anno).
“Nonostante un difficile contesto esterno, Ovs ha proseguito nel primo trimestre nell’azione di consolidamento del mercato. Le vendite hanno risentito in tutta Europa di un andamento climatico molto sfavorevole, caratterizzato da temperature al di sotto delle medie stagionali e da frequenti precipitazioni. Il risultato reported del primo trimestre risente di svalutazioni e accantonamenti riferibili alle attività legate al rapporto commerciale con il Gruppo Sempione Fashion (entrata in procedura concorsuale provvisoria nelle scorse settimane, ndr) per un ammontare totale di euro 53,4 milioni”, riporta la nota ufficiale diffusa dall’azienda. “Sulla base delle informazioni disponibili ad oggi, e tenuto conto degli accantonamenti già effettuati nel bilancio relativo all’esercizio 2017, il management ritiene che il rapporto commerciale con Sempione Fashion non produrrà ulteriori impatti negativi di entità significativa sulla società”.
A fronte dei conti, rilasciati ieri in serata, e delle affermazioni rilasciate dall’azienda, il titolo di Ovs ha toccato, nel corso della mattinata, rialzi fino al 10% in Borsa.