Venerdì scorso è stato raggiunto l’accordo per salvare Borsalino, storica manifattura di Alessandria specializzata nella produzione di cappelli. In una nota ufficiale, Haeres Equita ha annunciato di aver “raggiunto ed eseguito un accordo transattivo concernente i contenziosi attualmente in essere”. Contestualmente, la società guidata dall’imprenditore italo-svizzero Philippe Camperio ha formalizzato una nuova offerta di acquisto degli asset di proprietà di Borsalino, che verrà utilizzata come base per l’asta disposta dal Fallimento Borsalino. Entrambe le parti, si legge sempre nel comunicato, “confidano nella salvaguardia delle attività di Borsalino e dei reciproci interessi”.
La notizia arriva come una boccata d’ossigeno per la manifattura e i suoi 134 dipendenti, dopo un periodo di gravi difficoltà e passaggi di mano, fino ad arrivare al crac dell’imprenditore astigiano Marco Marenco, a seguito della quale la società ha ottenuo un concordato preventivo dal Tribunale. Poi l’affitto del ramo d’azienda a Camperio, e il successivo fallimento. Tre giorni fa, la risoluzione dei contenziosi che potrebbe finalmente portare a una rinascita.