Ieri, durante l’assemblea di Anfao (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici, aderente a Confindustria) è stata presentata la prima edizione di Mido Outlook, indagine internazionale tra gli operatori del settore dell’occhialeria per intercettare l’umore del comparto. La ricerca, effettuata da Grs Ricerca e Strategia lo scorso febbraio, ha coinvolto circa 2mila player italiani e stranieri che operano in vari segmenti dell’occhialeria (retail, wholesale, manufacturing, servizi) è ha come obiettivo quello di rilevare l’indice di fiducia sull’andamento nei prossimi 3 anni mappando la situazione attuale e tracciando un quadro delle attese per il futuro su diversi indicatori, tra cui espansione aziendale, andamento del fatturato, export, criticità per il business e relativo impatto, evoluzione dei canali di vendita. “Vorremmo che diventasse il punto di riferimento periodico della fiducia degli operatori del settore”, ha commentato il presidente di Anfao e Mido Giovanni Vitaloni. L’indagine, infatti, dovrebbe replicarsi ogni sei mesi.
In generale, il sentiment captato dall’analisi è quello dell’ottimismo verso i prossimi 3 anni (57,1% degli intervistati) e, in particolare, sono soprattutto le imprese estere ad avere una maggiore fiducia nello sviluppo positivo del settore (59,6%). Sono le medie imprese ad avere un grado di soddisfazione più ampio, mentre le imprese piccolissime e quelle oltre i 100 milioni di fatturato, sempre secondo l’indagine, rivelano maggiori criticità. E, a proposito di problematicità, le maggiori preoccupazioni del comparto rilevate sono rivolte soprattutto verso gli aspetti fiscali e burocratici oltre alla concorrenza, al costo della forza lavoro e alla contraffazione.
“La buona salute delle imprese – rivela la ricerca – deriva anche dall’export, con oltre il 40% delle imprese che all’estero genera circa la metà del fatturato. L’86% degli intervistati esporta in Europa occidentale, Nord America e Asia, e il principale mercato si rivelano gli Usa. Ma nel futuro, ‘top of mind’ è la Cina: è lì che gli operatori sostengano si debba investire per guadagnare mercato, pur parallelamente a Stati Uniti e Germania”.
Il canale di vendita privilegiato, al momento, risulta essere il negozio di ottica, seguito da vendita diretta e department store. Minore impatto riveste l’e-commerce, ma per il futuro gli addetti ai lavori prevedono un’impennata del commercio elettronico in ambito occhiali da vista. Diverso il caso degli occhiali da sole, già penetrati sull’e-commerce e dove l’espansione è prevista con un punto di partenza già buono. Fiere, siti, social network e stampa specializzata sono risultati, infine, i canali d’informazione privilegiati.