In cima alla lista delle priorità targate 2018 di Malìparmi c’è il rafforzamento della presenza del marchio sui mercati già consolidati, Francia e Spagna in primis. A sottolinearlo a PambiancoNews è Annalisa Paresi, presidente del brand di abbigliamento e accessori nato a Padova a fine anni 70. La quota export del marchio è pari al 35% (il cui 50% arriva appunto dal mercato francese e iberico). “Recentemente abbiamo inaugurato una boutique a Saint Tropez, nel centralissimo boulevard Louis Blanc, rafforzando così la nostra presenza in Francia, secondo mercato in ordine d’importanza dopo l’Italia”, ha detto Paresi. “Con lo store in Costa Azzurra, che si aggiunge a quelli di Parigi (negozio diretto) e Lione, salgono così a tre i nostri monomarca francesi. La strategia di sviluppo prosegue anche in Spagna, dove abbiamo inaugurato una nuova boutique al 290 di calle Provenza, a Barcellona. Il nuovo negozio, che si sviluppa su di una superficie di circa 70 metri quadrati, è stato aperto in partnership con lo stesso distributore con cui nel 2015 abbiamo inaugurato il primo monomarca spagnolo a Madrid. Il wholesale è molto aiutato, in termini di visibilità, dal nostro retail”.
Parallelamente ai mercati esteri, prosegue anche il presidio del mercato italiano. A Roma è stata riaperto lo storico flagship store di via del Babuino 161 con un nuovo concept. Si tratta, di fatto, di una nuova apertura e non di un semplice restyling, visto che lo spazio vendita è stato ampliato per accogliere gli importanti flussi di clientela internazionale. “I nostri negozi sono concepiti come fossero una vera e propria ‘casa’ in cui quelle che noi chiamiamo ‘padrone di casa’, e non semplici venditrici, hanno un ruolo importante nell’accoglienza delle consumatrici e nello spiegare il dna del prodotto. La nostra formula ‘sostenibile’ di retail (spazi di dimensioni medie intorno ai 70-80mq, il concept degli arredi mobili e non troppo strutturati, l’azione diretta su tutte le leve retail) sviluppa fatturati al metro quadro interessanti e profittevoli, pari a oltre 15mila euro al mq“, ha aggiunto Paresi. “Nelle nostre boutique, oltre ai capi di abbigliamento e agli accessori, si possono trovare oggetti di arredo che per il momento sono solo da esposizione, ma non escludiamo in futuro di lanciare una piccola linea di oggetti di design realizzata secondo la filosofia della sostenibilità, del riuso e dell’artigianalità che caratterizzano il nostro brand”.
Il 2017 di Malìparmi si è chiuso oltre i 25 milioni di euro di fatturato, con l’utile quasi raddoppiato e il margine operativo a +30% rispetto al 2016. Per il 2018 la previsione è quella di incrementare i ricavi del 5-6 per cento.