Primo trimestre dell’anno caratterizzato dal segno più per le esportazioni di orologi svizzeri che registrano la miglior crescita trimestrale dal giugno 2012. Secondo quanto comunicato dalla Fédération de l’industrie horlogère Suisse, nel periodo gennaio-marzo 2018 le esportazioni rossocrociate hanno raggiunto nel complesso i 4,98 miliardi di franchi (4,19 miliardi di euro), con un aumento del 10,1 per cento. A livello geografico, l’Asia traina la performance con un +17,7% (Middle East +14,6%; Far East +19,2 per cento), seguita dall’America a +7,8% e dal continente africano a +5,6 per cento. Segno meno per l’Europa, dove l’export perde 2,4 punti percentuali. A inciampare, nel Vecchio Continente, sono soprattutto Italia (-8,1%) e Regno Unito (-12 per cento).
A caratterizzare in positivo l’andamento trimestrale sarebbero il buon andamento economico globale e la parziale svalutazione del franco svizzero (che ha perso circa il 2% rispetto all’euro).
Per il settore dell’orologeria, il comparto dei produttori svizzeri è il primo a livello mondiale per fatturato. La ripartizione dell’export, nel primo trimestre di quest’anno, conferma la centralità del Far East: l’incidenza dell’Asia è al 54%, seguita dall’Europa al 29% e dalle Americhe al 14 per cento. All’Oceania fa capo il 2%, all’Africa l’1 per cento.
La fotografia delle performance del settore cambia se si prende in considerazione il solo mese di marzo, quando l’export ha rallentato la corsa, segnando un +4,8% a 1,66 miliardi di franchi (1,4 miliardi di euro), contro la progressione del 12,9% dello scorso febbraio e del 12,6% di gennaio.
Nell’intero 2018, la crescita dell’export dovrebbe risultare in linea con quella del 2017, quando l’incremento è stato del 2,7 per cento.
Più rosee le stime di Swatch Group. Secondo quanto dichiarato dal CEO del colosso di Bienne, Nick Hayek, in un’intervista alla Cnbc, la crescita double digit di fine 2017 del gruppo dovrebbe, infatti, caratterizzare anche i prossimi mesi. “Abbiamo visto una fine dell’anno molto forte, con una crescita a due cifre che ora continua, quindi ogni mese è per noi un mese da record”, ha dichiarato il CEO, aggiungendo come il ritorno del franco a livelli di tre/quattro anni fa abbia favorito questi risultati.