L’edizione invernale delle principali manifestazioni fieristiche milanesi è stata archiviata nel segno della positività, sia in termini di espositori sia di buyer. Dopo un periodo di rallentamento, si sono riaccesi i riflettori sui saloni dedicati agli accessori e al fashion, complici anche le buone performance dei visatori stranieri. La crescita ha riguardato in modo particolare Mipel, Mido e White, e anche Micam, Lineapelle e TheOneMilano hanno tenuto il passo. Ad arretrare, soltanto Super.
A TUTTA PELLE E ACCESSORI
Il primo salone in ordine cronologico a chiudere positivamente è stato, a metà febbraio, Lineapelle. La kermesse ha fatto registrare ingressi in linea con la precedente edizione dedicata alle novità di materiali, accessori e componenti. Boom, invece, per Tanning Tech, il salone dedicato alla meccanica e all’innovazione che si è tenuto in contemporanea con Lineapelle e che ha fatto registrare un’affluenza in crescita del 18% rispetto a febbraio 2017. Le due fiere dedicate alle calzature e alle borse, Micam e Mipel, hanno archiviato la propria edizione invernale con visitatori stabili, nel primo caso, e con un aumento degli ingressi nel secondo. L’edizione numero 85 di Micam ha avuto 44.227 visitatori, in linea con le 44.610 presenze del febbraio del 2017, mentre Mipel ha visto i buyer aumentare del 5,6 per cento. In entrambi i casi, il traino delle manifestazioni sono stati i compratori esteri, e in particolari quelli russi (+22% a Micam, +26,1% a Mipel).
MODA IN CHIAROSCURO
Tra i saloni dedicati al settore moda e abbigliamento, White Milano ha registrato un numero complessivo di visitatori in salita del 12% a quota 25.905. I buyer, in particolare, hanno registrato un aumento del 16%, con gli italiani in crescita del 14% e gli stranieri del 28 per cento. Per quest’ultima edizione di febbraio, tra l’altro, a crescere non sono solo stati i visitatori, ma anche la superficie espositiva, la quale si è ampliata dell’8,5% a oltre 21mila mq, andando così a ospitare 551 marchi. In linea con l’edizione precedente, invece, TheOneMilano. La manifestazione dedicata all’haut-à-porter ha infatti totalizzato 10.980 presenze, di cui oltre il 60% estere. In totale, infatti, i buyer stranieri che hanno partecipato al salone sono stati 7.038, di cui 1.211 provenienti dalla sola Cina, a cui fanno seguito Russia e Ucraina. La fiera, inoltre, ha attratto 342 brand presentati da 269 aziende, di cui quasi il 45% estere. In calo, invece, c’è Super, il salone milanese di accessori e prêt-à-porter donna di Pitti Immagine. Complessivamente il totale dei compratori ha raggiunto le 4.700 presenze (erano state circa 5.100 nel febbraio 2017), delle quali quasi il 20% estere, in arrivo da oltre 50 Paesi del mondo. Rispetto a un anno fa, i dati di affluenza finale hanno registrato numeri in sostanziale conferma per il fronte estero, con alcuni mercati che hanno messo a segno performance positive interessanti – come la Russia (+38%), in testa alla classifica dei Paesi esteri, Stati Uniti (+30%), Spagna (+6%), Giappone (+5% come negozi presenti) – e qualche flessione nei numeri da Regno Unito, Cina e Corea.
OCCHI PUNTATI SU MIDO
A chiudere, in ordine cronologico, la tornata delle fiere milanesi, è stato il settore dedicato al settore dell’occhialeria. La 48esima edizione di Mido, la fiera dedicata all’eyewear che si è tenuta dal 24 al 26 febbraio a Rho Fieramilano, ha chiuso battendo tutti i suoi record: sono state circa 58mila le presenze dei visitatori, in crescita del 4,9 per cento. Segno più anche per lo spazio espositivo che è cresciuto del 5% con il primato di 1.305 aziende espositrici (contro le 1.200 dello scorso anno). Un evento vissuto a 360° anche sui social media: l’hashtag #Mido2018 ha superato le 500mila interazioni in termini di commenti, ‘mi piace’ e condivisioni. Gli utenti social hanno partecipato allo stream di notizie dalla fiera, generando una media di 100mila like al giorno.
di Rossana Cuoccio, Sabrina Nunziata e Caterina Zanzi