Prosegue il percorso di rilancio di Sergio Rossi che, proprio in questi giorni, si fa protagonista nell’ambito retail sia a Milano sia a Roma. Il brand di Investindustrial, infatti, svela oggi il nuovo concept del proprio store meneghino, situato al civico 27 di via Montenapoleone. Mentre, nei giorni scorsi, ha inaugurato l’unico negozio monobrand nella capitale, in via Condotti 22, che, a livello distributivo, va ad aggiungersi al corner all’interno della Rinascente di Via del Tritone e agli store multimarca Bagheera e Leam . “Sergio Rossi mancava a Roma”, ha commentato a Pambianconews il CEO Riccardo Sciutto. “Eravamo sì già ben rappresentati attraverso diversi punti vendita multimarca, ma credo che avere in via Condotti uno spazio così bello, dove è possibile abbracciare tutto il mondo del marchio, fosse un passo doveroso per il brand e per i suoi clienti”.
Sergio Rossi, infatti, ha avviato già da un paio d’anni un rilancio il cui obiettivo è quello di “rimettere Sergio Rossi come brand al centro” e che ha coinvolto molteplici aspetti del marchio. In primis il prodotto, il quale ha visto il lancio di sr1, collezione ispirata all’archivio storico, e la sospensione della linea maschile al fine di porre tutta l’attenzione sulla femminile, perché “quando si riparte, si riparte dal core e quindi la donna”. Notevole attenzione è stata ridata anche al centro produttivo di San Mauro Pascoli vicino a Rimini, che rappresenta un valore aggiunto per la maison, garantendo flessibilità e attenzione alla produzione, al cui interno oltre 200 tra artigiani e collaboratori danno vita alle calzature che richiedono 120 passaggi e 14 ore di lavoro per la realizzazione di un solo paio. “Un altro grande lavoro – ha continuato il manager – è stato fatto sulla comunicazione. Questo grazie anche a un team interno che a livello comunicativo è stato in grado di creare tutti i contenuti digital e immagine che abbiamo. Inoltre, siamo riusciti ad attrarre l’interesse di ambasciatori che hanno scelto spontaneamente il prodotto”.
Da qui, il brand ha deciso di ripensare il concept delle proprie vetrine, e quindi dei negozi. Il primo passo in questo senso è stato fatto in Asia, “perché il cliente ce lo richiedeva”, e dove solo l’anno scorso sono stati rifatti circa 10 punti vendita. Quest’anno il brand, che ha 42 punti vendita globali, ha stanziato oltre 8 milioni di euro per dare un nuovo volto al mondo retail firmato Sergio Rossi e, oltre all’apertura di Roma e al refurbishment di Milano, il marchio si prepara ad aprire nuovi store in America, Giappone, Cina, probabilmente ancora Europa e a Dubai, opening questo previsto per la prossima estate all’interno del Dubai Mall. Tra le soluzioni retail vagliate ci sono anche quelle temporanee, e quindi i pop-up, i quali “permettono di creare un’interazione con il prodotto finale più dinamica e veloce”, ha spiegato Sciutto. “Poi il pop-up è sempre legato a produzioni speciali, e quindi ritorna l’importanza di avere una fabbrica propria, oltre che il concetto dell’omnicanalità legata all’e-commerce”. L’online, non a caso, rappresenta un canale molto importante per il brand che, comprensivo sia della piattaforma propria che di quelle esterne attraverso cui il brand è venduto (come MarthaLouisa e Farfetch), rappresenta circa il 10% del giro d’affari totale che, nel 2017, si è aggirato sui 62 milioni di euro. Proprio l’estero ha una notevole incidenza sul fatturato del brand, pesando circa l’80 per cento. Tra i mercati più rilevanti, il Giappone, cui si aggiungono la Cina e Hong Kong, dove il marchio sta crescendo molto, mentre in Europa il brand può contare su una forte brand awareness soprattutto in Italia e Francia.