Nessun italiano lotterà per vincere la quinta edizione dell’Lvmh Prize, il concorso indetto dal colosso del lusso che mette in palio 300mila euro e un anno di supporto tecnico-finanziario. L’Italia, insomma, ancora una volta rimarrà a bocca asciutta: dal 2014, anno della fondazione del premio, in finale ci è arrivato soltanto Gabriele Colangelo, e proprio durante la prima edizione. Da allora, nessun nome italiano è mai più arrivato alle fasi finali.
Per quest’anno, i 9 finalisti sono stati scelti da oltre 1.300 richieste in arrivo da 90 Paesi e sono: A-Cold-Wall di Samuel Ross; Botter di Rushemy Botter e Lisi Herrebrugh; Charles Jeffrey Loverboy di Charles Jeffrey; Doublet di Masayuki Ino; Eckhaus Latta di Zoe Latta e Mike Eckhaus; Kwaidan Editions di Léa Dickely e Hung La; Ludovic de Saint Sernin; Matthew Adams Dolan; e Rokh di Rok Hwang.
La selezione è stata fatta da 48 esperti internazionali della moda, inclusi la fondatrice di Colette Sarah Andelman, l’editor-in-chief di Harper Bazaar America Glenda Bailey e Bella Hadid.
Dei sei finalisti, sei sono ‘coppie’, cinque arrivano da Londra e due sono americani. La corrente della ‘gender fluidity’ ha una buona rappresentanza, dal momento che tre dei finalisti propongono collezioni unisex.
I vincitori saranno annunciati il 6 giugno alla Fondazione Louis Vuitton da una giuria di 9 direttori creativi delle maison di Lvmh, inclusi Karl Lagerfeld e Haider Ackermann.