Brunello Cucinelli non si ferma e mette a segno nell’anno una crescita a doppia cifra anche dei profitti. Nel 2017, il marchio umbro ha fatto registrare ricavi in salita del 10,4% a cambi costanti (+10,9% a cambi correnti) a 503,6 milioni, ebitda e utile netto rispettivamente a 87,5 milioni (+11,8%) e 42,1 milioni (+13,4 per cento), quest’ultimo calcolato al netto dei benefici del patent box, che lo farebbe salire a 52,5 milioni (+41,4% sul 2016). L’indebitamento, infine, è migliorato di molto, scendendo dai 15,7 milioni rispetto ai 51 milioni al 31 dicembre 2016.
A livello geografico, tutte le aree hanno registrato una crescita significativa: la performance migliore è stata quella della Greater China (+36,2%), seguita da Italia (+11,2%), Europa (+10,6%) e Nord America (+6,6 per cento). Aumento delle vendite anche per tutti i canali distributivi: monomarca retail +19,6%, monomarca wholesale +1,5%3, multimarca wholesale +6,2 per cento.
E per l’esercizio in corso, in cui l’azienda festeggerà i 40 anni di attività, l’imprenditore conta su “un’ulteriore crescita a due cifre di fatturato e profitti”. Ma aggiunge, a margine di una call di presentazione dei dati: “Aumentare il fatturato a due cifre è una garanzia per il futuro, ma restiamo attentissimi all’esclusività delle collezioni. Poco importa che si tratti dei negozi monomarca o dei department store o di internet: non possiamo produrre gli stessi capi in grandi quantità, dobbiamo semmai moltiplicare lo sforzo creativo in modo che nessuno, buyer o cliente finale che sia, abbia la sensazione di ‘già visto’. Il brand va protetto, soprattutto online”.
Il titolo questa mattina a Piazza Affari cresceva fino al 4 per cento.