Stealth Day 2018, la moda accelera con l’IT

Stealth Day 2018
La digital transformation come driver per consentire alle aziende di imporsi in un ecosistema sfidante come quello attuale. È questo il cardine attorno a cui si è articolato lo “Stealth Day 2018, Empowering Fashion Worldwide: competenze, mercati, costumer experience”, l’evento annuale organizzato da Dedagroup, realtà da 240 milioni di euro operante nell’information technology, e dedicato alle aziende della moda e del lusso e alle loro esperienze con Stealth. Quest’ultima è la piattaforma nata per supportare le imprese nei loro processi chiave, abilitando il controllo ottimale di tutte le fasi produttive, logistiche e distributive che ne caratterizzano il business. Giunto alla sua quinta edizione, l’appuntamento ha fornito l’occasione per confrontarsi sul legame sempre più interconnesso fra fashion, luxury retail, ict e il mercato, il quale richiede tempi sempre più ridotti e una pronta reattività da parte delle imprese che ne fanno parte.
“Ci siamo alleati con Dedagroup per supportare la crescita consistente degli ultimi anni e per gestire e monitorare sia la gestione interna sia i rapporti con i fornitori esterni”, ha raccontato Fabrizio Barbaria, Management information system application coordinator di Saint Laurent. “Le sfide si stanno sempre più direzionandosi verso la riduzione del tempo di creazione dei prototipi e dei campioni, prima delle campagne vendita. Facciamo decine di nuovi articoli, collezioni su collezioni, ma dobbiamo essere anche in grado di produrre più rapidamente quello che è stato ordinato, cercando quindi di ridurre tutti i lead time della filiera produttiva: dall’approvvigionamento dei materiali al controllo qualità, passando per l’industrializzazione. Un’altra sfida – ha continuato Barbaria – è la tecnologia. Abbiamo implementato l’Rfid, ottimizzato i flussi logistici e creato un collaboration tool con il quale condividiamo e condivideremo sempre più informazioni con i nostri fornitori, probabilmente stiamo andando incontro alla digitalizzazione della produzione”.
Tra gli altri brand ad aver beneficiato di queste moderne soluzioni digitali c’è Church’s. In questo caso, la tecnologia e la digitalizzazione non vanno ad alterare i tempi di produzione, canonicamente fissati a otto settimane per 200 fasi di produzione (è il tempo per realizzare un paio di Church’s), bensì hanno consentito di integrare le varie aree dell’azienda, come magazzini, shops ed e-commerce, aggiungendo una piena conoscenza di tutto ciò che succede nella filiera del brand in qualsiasi momento e parte del mondo. Le sfide future? Per Hamun Shah, CFO del brand, il mobile: “Attualmente è ancora tutto molto dekstop-oriented. Ma il prossimo step sarà avere tutto a prova di mobile”.
Il sodalizio tra Dedagroup e il brand A.Testoni, invece, è iniziato una decina d’anni fa, quando a una fase di ampia espansione non corrispondeva una sufficiente elasticità dal lato delle procedure, a cui si aggiungeva un sistema gestionale obsoleto, che comportava rallentamenti e costi aggiuntivi. “Con l’adozione di Stealth abbiamo significativamente migliorato la nostra capacità di monitorare tutti i processi aziendali: un elemento chiave che ci ha consentito di ottimizzarli e di renderli significativamente più efficaci”, ha raccontato Mauro Prestopino, group HR director di A.Testoni. “Da allora ci sono stati numerosi cambiamenti in azienda, dall’ampliamento dell’offerta all’introduzione delle lingue orientali nelle anagrafiche, alla revisione totale dei processi di logistica e del controllo qualità”.
A partecipare all’incontro, anche D1M, il partner e digital service provider per il mercato retail in Cina di Dedagroup. Grazie all’integrazione con la piattaforma e-commerce di D1M, che consente ai marchi di integrarsi con i più popolari social ed e-commerce cinesi come WeChat, Tmall, AliPay e JD, Stealth si fa ponte di raccolta e integrazione dei dati provenienti da questo canale, integrandoli direttamente con i processi, i sistemi e i dati a monte della catena produttiva.