C’è un nuovo socio per Garmont. Nel capitale della società trevigiana di scarpe da montagna, hiking e outdoor entra con il 21% delle quote Luigi Rossi Luciani, nome di spicco dell’imprenditoria a nordest. Ex presidente di Confindustria Veneto, Rossi Luciani è fondatore e presidente di Carel, azienda operante nel settore del condizionamento dell’aria e della refrigerazione, ma opera anche nella moda come azionista di riferimento del nastrificio Victor e soprattutto di Panther, azienda di calzature antinfortunistiche.
Proprio la sinergia tra i mondi della protezione e dell’outdoor è alla base dell’ingresso dell’imprenditore padovano in Garmont, presieduta e amministrata da Pierangelo Bressan, azionista di maggioranza attraverso la società Prisma 2.
A fine dicembre, Garmont era stata al centro di un’altra operazione, con l’uscita dopo tre anni della finanziaria regionale Veneto Sviluppo, il cui 25% di azioni era stato rilevato dall’importatore americano Wayne Edy. La duplice operazione rafforza le condizioni per una crescita internazionale del brand a partire dagli Stati Uniti, che generano il 35% del fatturato grazie al filone delle forniture militari, poiché Garmont dispone delle certificazioni necessarie ed è fornitore riconosciuto dall’esercito statunitense.
“Ho preso Garmont quand’era sull’orlo del fallimento – spiega a Pambianconews il presidente e AD Bressan – e in tre anni l’ho portata da 7 a 14 milioni di ricavi, con la previsione di arrivare a 20 milioni a fine 2018. L’ingresso di Rossi Luciani è un vanto e sarà strategico non per ragioni di finanza, perché avremmo anche potuto far da soli, ma per le sinergie commerciali e produttive che si aprono assieme a Panther. Avere inoltre come socio di minoranza il distributore americano ci permetterà di potenziare quel mercato così importante per i prodotti outdoor e per le forniture militari”. Bressan pone tra gli obiettivi a medio termine un fatturato sui 35-40 milioni di euro e non esclude, in prospettiva, la quotazione in Borsa.