Gli accessori continuano a fare da traino alle vendite di alcuni prestigiosi luxury brand. Secondo un’analisi di Stanford C. Bernstein pubblicata da Business of Fashion, il settore leather goods è in assoluto la categoria di prodotto che garantisce l’ammontare di entrate più alto per alcune griffe. Per Coach e Mulberry gli accessori coprono il 90% delle vendite complessive. Da Louis Vuitton, Bottega Veneta e Kate Spade oscillano oltre l’80%; Tory Burch e Michael Kors oltre il 70 per cento. Per Prada e Miu Miu rappresentano, rispettivamente, il 68% e 61 per cento. Il 57% delle vendite di Gucci dipende dagli accessori. Per Saint Lauren, Hermès e Chanel l’incidenza oscilla tra il 40 e 50 per cento, per Burberry e Salvatore Ferragamo è al 35%, per Tod’s al 16 per cento.
La forza degli accessori e, nello specifico, delle borse (dal 70 al 90% della categoria leather goods), può essere riscontrata nella possibilità di essere venduti a prezzo pieno rispetto ad altri prodotti, nonché alla capacità di diventare veri e propri status symbol. La corsa a lanciare sul mercato la prossima it-bag non ha mai fine.