Kering potrebbe presto uscire da Stella McCartney. A renderlo noto è Business Of Fashion, che precisa, citando persone vicine all’operazione, come il gruppo guidato da François-Henri Pinault sarebbe pronto a rivendere la propria quota della griffe inglese, ad oggi pari al 50%, alla designer fondatrice, mettendo così fine alla joint venture paritaria nata nel 2001. “Come spesso accade tra le parti interessate, sono in corso regolari discussioni riguardo al futuro della partnership. Un eventuale significativo cambiamento verrà reso noto a tempo debito”, ha dichiarato Kering in una nota ufficiale.
“Resta inteso – si legge su BoF – che l’accordo di joint venture permette a Stella McCartney di ricomprarsi le azioni possedute da Kering e che, nei 17 anni di partnership, una possibile separazione è stata contemplata di volta in volta. Ora, la discussione si sarebbe fatta più seria e, anche se non c’è ancora una decisione definitiva, ci si può aspettare un annuncio ufficiale nei prossimi tre o quattro mesi. In ogni caso, lo scioglimento definitivo della partnership potrebbe richiedere molto tempo, visto il grado di integrazione tra la griffe e la parent company”.
Kering non rende noti i dati di bilancio delle controllate ‘minori’, ma nel 2015 fonti di mercato stimavano, per Stella McCartney un giro d’affari tra i 150 e i 200 milioni di dollari (tra i 120 e i 160 milioni di euro). “Il valore retail annuale della fashion house – spiega sempre la testata online – è tuttavia più alto, considerate le collaborazioni con Procter & Gamble per il beauty (incluso il business delle fragranze), con Adidas per l’activewear e con Bendon per la lingerie”. Il debutto più recente di Stella McCartney è quello nel menswear, sul mercato dal 2016.