VicenzaOro January, manifestazione di riferimento per l’intera filiera della gioielleria e oreficeria italiana ed internazionale, ha chiuso l’edizione 2018 con buyer in crescita del 10% rispetto all’edizione di gennaio 2017, superando le 36mila presenze complessive nei 6 giorni di fiera (19-24 gennaio). L’appuntamento appena concluso ha messo in vetrina oltre 1.500 brand, con il 40% di aziende straniere. VicenzaOro January 2018 è stato il primo appuntamento annuale della Ieg Jewellery Agenda, il sistema che, dallo scorso anno – con la gestione diretta anche delle manifestazioni che si svolgono ad Arezzo – vede la regia da parte di un unico provider fieristico nazionale, appunto Italian Exhibition Group, specializzato nel settore del gioiello.
“Per quanto riguarda la distribuzione – si legge nella nota ufficiale – da segnalare la ripartenza dell’Italia, con una crescita di buyer pari a + 10%, rispetto a gennaio 2017, che sembra annunciare così una ripresa del mercato dopo un biennio sottotono. Nonostante questo importante dato per la nostra economia, VicenzaOro January ha registrato il sorpasso del numero di buyers esteri presenti rispetto a quelli di nazionalità italiana”.
La Germania segna un +22% delle presenze, +14% per il Regno Unito, +20% per la Grecia. Salgono in misura rilevante anche la Turchia (+34%), Russia (+15%) e Ucraina (+13 per cento). In calo, invece, la Spagna. “Gli operatori provenienti dagli Usa – continua il comunicato – aumentano in questa edizione del 24%, il Giappone del 31%, la Cina del 29% e gli Emirati Arabi Uniti del 9% (nonostante le recenti difficoltà fatte registrare per l’introduzione della nuova tassa Vat)”. Una considerazione a sé merita l’incremento registrato dall’India (+51%), Paese responsabile, nel 2017, della forte ripresa internazionale della domanda di oro per la lavorazione del gioiello.