Continua il momento positivo di Asos, che nei quattro mesi al 31 dicembre scorso, primo quadrimestre d’esercizio, ha registrato vendite in crescita del 30% a 790,4 milioni di sterline (907 milioni di euro), meglio del +27,4% atteso dal consensus Thomson Reuters. Nel Regno Unito, il gruppo guidato da Nick Beighton ha segnato ricavi in aumento del 23% a 300,9 milioni di sterline “nonostante le difficili condizioni del mercato”, mentre fuori dai confini domestici il giro d’affari ha toccato i 489,5 milioni di sterline, a +35 per cento. Il portale di e-commerce, che ha collegato la i dati brillanti a “un’offerta unica e ben differenziata”, ha confermato la guidance per l’intero 2017-18, quando le vendite dovrebbero crescere del 25-30 per cento.
“La performance di Asos – si legge su Reuters -, così come quella del competitor Boohoo, mostra come, nel Regno Unito, il settore retail, e in particolare le vendite al dettaglio di abbigliamento, sia stato rivoluzionato da internet. Di contro, Marks & Spencer, il principale retailer inglese di abbigliamento, a dicembre ha evidenziato un calo delle vendite moda nel trimestre che comprende lo shopping natalizio, mentre Next ha registrato un timido aumento”.
Le azioni di Asos, che nel 2001, anno di approdo alla Borsa di Londra, valevano 20 pence, sono balzate di oltre un terzo negli ultimi dodici mesi, sfiorando le 7 sterline per share. La capitalizzazione di mercato di Asos, fondata nel 2000, è oggi pari a 5,8 miliardi di sterline, contro i 5 miliardi (e i 134 anni di attività) di Marks & Spencer.