In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’amministratore delegato di Prada Patrizio Bertelli si racconta svelando aspetti inediti del proprio carattere e specificando di quanto possa essere dannosa l’ansia nell’ambiente del fashion.
Dall’incontro con il noto giornalista Beppe Severgnini emerge la figura di un uomo focoso, reattivo, impulsivo ma allo stesso tempo riflessivo che è riuscito a creare, insieme alla moglie Miuccia, un impero di 620 negozi in 75 Paesi tra Prada, Miu Miu, Church’s e Carshoe e 18 stabilimenti di proprietà, di cui quindici in Italia e tre all’estero: uno in Francia, uno in Gran Bretagna e uno in Romania, per un totale di oltre 12mila dipendenti.
Bertelli nell’intervista spiega come sia necessaria, per guidare una realtà così complessa, la serenità poiché secondo le sue parole “nel mondo della moda, l’ansia è il peggior nemico”. L’imprenditore spiega come la presenza dei concorrenti non debba provocare sofferenza ma vada accettata come parte del mercato. Allo stesso tempo un altro problema del mondo della moda è l’invidia, che Bertelli dice di non provare per nessuno, preferendo focalizzarsi sulla qualità del lavoro.
Descrivendo il suo rapporto di coppia con Miuccia, Bertelli si identifica nella parte estroversa ed emotiva del duo mentre definisce Miuccia come metodica e concentrata.
Di fronte alla prospettiva di un potenziale erede del modus operandi di Miuccia, Bertelli spiega come non si possa “affermarsi o esprimere concetti solo facendo di se stessi uno strumento di comunicazione”, ma serva cultura e umanità.