“Abbiamo deciso di quotarci perché vogliamo crescere, perché abbiamo dei progetti importanti in fase di realizzazione e perché, in futuro, non escludiamo nuove acquisizioni, sia di realtà del settore tessile sia di produttori di tecnologie di riciclo”. Parola di Giulio Bonazzi, presidente e CEO di Aquafil, azienda trentina specializzata nella produzione di filati sintetici ad alto valore ecologico, in special modo di quelle per applicazioni in poliammide, che la scorsa settimana ha debuttato sul segmento Star di Borsa Italiana. Per il gruppo l’approdo sui listini è stato “molto positivo”, con il titolo che ha chiuso la prima seduta (quella di lunedì 4 dicembre) con un rialzo del 3,7% a 12,68 euro. “Nel 2016 – ha raccontato a Pambianconews Giulio Bonazzi, numero uno della società – abbiamo registrato un fatturato di 480 milioni di euro. Il 2017 è stato una anno in progressione, che stimiamo di chiudere con un giro d’affari tra i 525 e i 530 milioni di euro, forti della crescente domanda di fili prodotti con caprolattame Econyl“. Ruota attorno a quest’ultimo filato, nylon 6 rigenerato infinite volte, la gran parte degli investimenti dell’azienda, che studia l’apertura di tre impianti produttivi negli Stati Uniti (uno a Phoenix, uno a Sacramento e un terzo, con ogni probabilità, in Ohio) che entro 5-6 anni consentiranno un 100% di produzione di fili ecofriendly, la gran parte ricavati dal riciclaggio di tappeti. “Ogni destiniamo il 3% dei ricavi alla ricerca e allo sviluppo prodotto”, ha continuato Bonazzi, precisando come i poli aziendali di più attivi in questo senso si trovino in Italia, Slovenia e Germania. Oggi circa il 30% dei ricavi di Aquafil fa capo a Econyl, mentre l’incidenza dell’abbigliamento è superiore al 15 per cento. “La sostenibilità oggi è al centro delle strategie delle aziende di moda. Nel 2011 abbiamo avviato le prime produzioni da scarti post-consumer, ma è dal 2013 che queste hanno ottenuto visibilità iniziando a trainare le vendite”. Dallo sportswear al lusso, sono numerosi i brand che hanno utilizzato i fili ecofriendly di casa Aquaufil (Speedo, Arena, Outerknown di Kelly Slater, Gucci e Stella McCartney, per citare degli esempi), che hanno registrato un iniziale successo in Nord America, per poi affermarsi in Europa. In rapida espansione l’incidenza dell’Asia-Pacifico (con una fetta dell’8-10%), mentre la Cina genera il 4% delle vendite.