Brooks Brothers ripensa i negozi, introduce l’ipotesi di una riduzione di superficie, ma anche immaginandoli come uno showroom. A raccontarlo è Luca Gastaldi, CEO Emea di Brooks Brothers, in occasione della 16° edizione del Milano Fashion Global Summit, organizzata ieri da Class Editori, dal titolo “2018 – Luxury Reloaded. Dalla trasformazione della Cina all’evoluzione americana, dall’e-commerce all’omnichannel, le nuove sfide del lusso”. Il manager ha infatti spiegato che il brand, nato nel 1818 a New York, ha sì risentito della crisi di negozi e department store americani, ma non ha registrato alcuna chiusura di propri punti vendita. La risposta di Brooks Brothers al nuovo scenario, infatti, si misurerà in termini di riorganizzazione del negozio. “Bisogna ripensare il concept del negozio, muovendosi verso format più piccoli anche nell’ottica di una maggiore sostenibilità dal punto di vista dei costi. I negozi dovranno diventare un po’ come degli showroom”, ha detto il manager. Questo anche perché i consumatori si recano sempre più nei negozi per vedere i prodotti e poi comprarli online. Non solo, anche il ruolo del venditore dovrà adeguarsi, avvicinandosi sempre più a quello di un vero e proprio consulente.
Il brand, che quest’anno celebra i 200 anni, celebrerà alla prossima edizione di Pitti Immagine Uomo sfilando per la prima volta nella sua storia.