Un 2016 ancora negativo per Pringle of Scotland. Il brand ha chiuso l’esercizio fiscale al 28 gennaio 2017 con un fatturato di 5,6 milioni di euro e relativo deficit al lordo delle imposte pari a 5,4 milioni di euro. La difficile situazione finanziaria del brand scozzese sarebbe dovuta agli investimenti sostenuti per lo sviluppo a lungo termine. Il marchio, ceduto da Dawson International alla società Fang Brothers (Hoong Kong) nel 2000, è in lieve ripresa rispetto al 2015, quando il turnover ammontava a 4,9 milioni di euro e le perdite a 5,7 milioni.
La capogruppo, Pringle Enterprises Ltd, ha iniettato fondi per 5,6 milioni di euro nella sua filiale scozzese nell’ambito dello scorso esercizio e 3,1 dall’inizio di quello in corso.
“La direzione – si legge in un comunicato finanziario ufficiale – non prevede di annunciare degli utili operativi a breve termine. Tuttavia, lo sviluppo del brand e dei suoi affari si evolve secondo i previsti obiettivi strategici di lungo periodo”.