C’è il sospetto di insider trading sui movimenti passati del titolo di Hugo Boss sui listini di Francoforte. A renderlo noto è stata Bafin, l’ente di supervisione della Borsa tedesca, confermando un report diffuso da Der Spiegel. che parlava di operazioni su strumenti finanziari effettuate da parte di persone a conoscenza di informazioni privilegiate. L’esame dell’autorità di vigilanza ha preso il via nell’ottobre 2016 (nel febbraio precedente le azioni della griffe di Metzingen avevano registrato un -20% sulla scia di un profit warning che ha inoltre portato all’uscita dell’allora CEO Claus-Dietrich Lahrs) e ora evidenzierebbe una possibile speculazione sul titolo dell’azienda, prima della pubblicazione del profit warning, da parte di persone in possesso di informazioni riservate. Secondo quanto dichiarato al Financial Times da una spokeperson di Hugo Boss, il caso sarebbe aperto, ma le verifiche non riguarderebbero la società, quanto piuttosto “uno o più individui non identificati”. Da Der Spiegel emergerebbe, a tal proposito, il nome di Luca Marzotto, azionista e dal 2010 membro del supervisory board di Hugo Boss. Alla Procura di Stoccarda spetta ora l’esame delle accuse prodotte da Bafin e l’eventuale avvio delle indagini.