Il gruppo Cisalfa Sport punta a chiudere il 2017 a quota 460 milioni di fatturato, in crescita rispetto ai 410 dell’anno precedente, con un ebitda di 30 milioni. “Prevediamo di chiudere il bilancio consolidato 2017 con un giro d’affari di 460 milioni di cui 380 fatturati da Cisalfa e 80 da Intersport (il gruppo d’acquisto internazionale)”, ha anticipato ad Affari & Finanza il fondatore della catena di negozi sportivi Vincenzo Mancini che, dopo averne venduto la maggioranza nel 2006, se la è ricomprata nel 2013. L’imprenditore ha inoltre spiegato che, a conferma della buona performance del gruppo, vi “è l’ebitda che, quando abbiamo ripreso in mano l’azienda, era negativo per 5 milioni. Mentre oggi è in attivo di 30”. E se i conti di esercizio testimoniano la buona saluta dell’azienda, per il futuro Mancini ha le idee chiare. “Nei piani del gruppo c’è la quotazione di Cisalfa al listino di Borsa Italiana entro i prossimi tre anni. Il mio obiettivo è quello di condividere questo traguardo con i miei collaboratori, attraverso un piano molto importante di stock option”.
Tra gli sviluppi più prossimi di Cisalfa, quelli che coinvolgono il mondo retail, sia online che offline. L’azienda infatti ha messo sul piatto 5 milioni di euro per sviluppare il canale e-commerce che, entro il 2018, rappresenterà un asset molto importante. Non solo, sempre entro il prossimo anno, Cisalfa conta di aprire almeno una decina di nuovi negozi tra Milano, Bologna, Firenze, Roma e altre destinazioni. Queste avranno il nuovo format che ha caratterizzato il restyling dei negozi già esistenti e che utilizza “materiali ecologici, illuminazione led a basso consumo e una disposizione delle collezioni più accattivante e fruibile”.
Ad oggi, il gruppo Cisalfa Sport conta 140 negozi in tutta Italia, in cui distribuisce brand quali Nike, Adidas, Salomon, Puma, 2.500 tra dipendenti e collaboratori, 1,4 milioni di tessere di clienti fidelizzati, e produce in licenza per realtà come Ellesse, Mistral, Fila e Arena.