Finos, la finanziaria della famiglia bergamasca azionista unica della Trussardi spa, ha chiuso il 2016 con ricavi in crescita del 27,3% a 182,2 milioni, rispetto ai 143,1 milioni del 2015. Il margine operativo lordo, seppure in negativo, risulta in miglioramento: il rosso si è attestato a 373mila euro, contro i 16,7 milioni dell’esercizio precedente. Stesso miglioramento anche per il rosso del risultato operativo, che nel periodo è stato dimezzato a 13,6 milioni (contro i 25,7 del 2015), così come il risultato netto di -7,5 milioni (contro quello da -17,3 del 2015).
I risultati economici, si legge nel bilancio consolidato del gruppo, rilevano un ” miglioramento dell’esercizio 2016 rispetto all’anno 2015 nel quale gli effetti della crisi economica e gli effetti di un sostanziale processo di riorganizzazione del gruppo erano stati confermati da un importante riduzione dei fatturati, dei margini e del risultato. L’aumento dei ricavi di business ha permesso una maggiore assorbimento dei costi di struttura e del personale oltre a permettere di consolidare quote di mercato”.
Trussardi, che alla fine del 2016 ha nominato il suo primo direttore generale nella figura di Massimo Dell’Acqua, lo scorso anno ha vissuto un periodo di forti riorganizzazioni, inclusa la sottoscrizione di un aumento di capitale di 15 milioni e l’uscita dal gruppo di Beatrice Trussardi. Inoltre, si legge nel bilancio, sono state riorganizzate le linee “con l’eliminazione della linea Tru Trussardi” e “sono stati chiusi alcuni negozi non più profittevoli”.
Nei mercati esteri di riferimento, si legge sempre nel documento, “si registra un sostanziale miglioramento in particolare nel mercato russo dove, anche grazie ad una stabilizzazione del cambio del rublo con euro, si è registrato nel 2016 un buon risultato in miglioramento rispetto all’esercizio precedente.
Trussardi, ad oggi, conta su una rete di 134 store monomarca e di 44 outlet, per un totale di 169 punti vendita complessivi.