Ovs chiude il primo semestre dell’anno registrando vendite nette pari a 697,1 milioni di euro (+8,9%) e un ebitda di 82,1 milioni (+9,4%) con un’incidenza dell’11,8% sulle vendite nette. Risultati, questi, su cui hanno influito l’espansione del network (+4,1%) e i primi effetti derivanti dall’accordo con Charles Vögele (+4,8%). Il risultato netto normalizzato è di 38,4 milioni (+24,8%), mentre il risultato reported è negativo per 15,9 milioni “per tener conto dell’impatto non cash del mark-to-market derivante dalla copertura euro/dollaro per gli acquisti di merce del 2018”, come spiegato dalla nota ufficiale.
A livello di singole insegne, è Upim a fare la differenza in termini di crescita, registrando vendite nette in aumento dell’8,1% a 109 milioni (escluse le vendite verso Charles Vögele) “beneficiando del più che positivo sviluppo del network Upim full format e del franchising dedicato al bambino (Blukids)”. L’ebitda, inoltre, è cresciuto del 44,5% a quota 12 milioni, con un’incidenza sulle vendite del 10,6 per cento (l’incidenza sulle vendite esclude i ricavi verso Charles Vögele).
Per quanto riguarda l’insegna Ovs, invece, le vendite nette sono aumentate del 3,4% a 557 milioni (escluse le vendite verso Charles Vögele) “grazie al costante sviluppo della rete diretta”, mentre l’ebitda è cresciuto del 5,2% a 71 milioni, con un’incidenza sulle vendite del 12,7% (l’incidenza sulle vendite esclude i ricavi verso Charles Vögele).
A livello di gruppo, la quota di mercato è in aumento e raggiunge ora il 7,55% (7,15% nello stesso periodo l’anno scorso). Le aperture nette nel periodo sono state di 13 punti vendita diretti e 32 in franchising in Italia, mentre, nel resto mondo, sono stati aperti 19 punti vendita, di cui 4 diretti e 15 in franchising, prevalentemente kids. Crescono anche le vendite del canale e-commerce, in aumento del 59% grazie soprattutto alla continua espansione di ovs.it, dedicata al mercato Italiano, e alla nuova piattaforma ovsfashion.com che serve tutti i paesi europei.
“Riteniamo che la validità della nostra strategia permetterà di continuare il consolidamento di un mercato, quello Italiano che, anche se in flessione, continua a premiare i pochi player versatili e che sono in grado di beneficiare di economie di scala”, ha commentato attraverso la nota l’AD Stefano Beraldo. “Al contempo l’espansione nei mercati esteri porterà benefici tangibili per Ovs, principalmente grazie al roll-out dell’accordo commerciale con Charles Vögele, i cui effetti cominceranno a diventare materiali nella seconda metà dell’anno in corso”.