Atos Lombardini torna in pista grazie a D’Avant Garde Tricot, azienda manifatturiera di Carpi che ha rilevato il brand dopo il fallimento dichiarato a inizio anno. “Abbiamo acquisito il marchio Atos Lombardini nel gennaio del 2017, e deciso di assumere all’interno della nostra azienda circa una ventina di ex dipendenti, in particolare dell’ufficio stile, così da garantire la continuità del prodotto”, hanno spiegato a Pambianconews Christian Tabaroni e Massimiliano Mantovani, rispettivamente AD e DG dell’azienda da 15 milioni di euro di giro d’affari. “Per i prossimi due anni, i nostri obiettivi puntano al consolidamento del mercato italiano e all’ampliamento del numero dei punti vendita in Europa, Medio Oriente e Estremo Oriente, con accordi di distribuzione quali corner e shop-in-shop”. Atos Lombardini, infatti, è distribuito in selezionati multibrand in Italia, con circa duecento punti vendita, Belgio, Spagna, Russia, Medio ed Estremo Oriente. Mentre, a livello di monomarca, è attualmente presente a Mosca e Dubai.
“Il nostro plan – hanno proseguito i manager – prevede il raggiungimento, nelle prossime quattro stagioni, dei fatturati di Atos Lombardini prima del fallimento, circa 25 milioni, e 6 milioni di fatturato nel wholesale per Tabaroni Cashmere“. Brand, quest’ultimo, di proprietà di D’Avant Garde Tricot che si occupa della sua produzione e distribuzione. Non solo. Parte delle attenzioni saranno rivolte allo sviluppo digitale del marchio.”La nostra strategia prevede adesso uno sviluppo dei canali social del marchio, in particolare Facebook e Instagram, con una attenzione particolare alla realizzazione di contenuti utili all’engagement e alla brand awareness. Il sito web atoslombardiniofficial.com, ora under construction, vedrà a breve il lancio delle nuove collezioni mentre il portale e-commerce istituzionale è previsto per il 2019”, hanno concludo Tabaroni e Mantovani.