La strategia ‘estiva’ premia il salone italiano del tessile, per un settore che, dopo il calo dello 0,9% nel 2016 a 7,8 miliardi di euro, nel primo trimestre cresce del 2%.
Chi non risica non rosica. E Milano Unica, rischiando, ha messo a segno la sua prima vittoria. Per il salone italiano del tessile non era scontato ottenere un risultato positivo alla sua prima prova in luglio, in anticipo di quasi due mesi rispetto al tradizionale appuntamento di settembre. Ma già alla vigilia dell’appuntamento, andato in scena negli spazi di Fieramilano Rho dall’11 al 13 luglio, le prospettive erano rosee. L’anticipo, infatti, aveva portato un incremento del 20% degli espositori, per un totale di 456 collezioni oltre alle 145 aziende di Origin passion and beliefs e agli Osservatori Giappone e Corea, con picchi in sezioni finora marginali come womenswear e sportswear, entrambe in crescita del 30 per cento. Numeri positivi che sono stati confermati anche al termine della tre giorni dedicata alle proposte per l’autunno-inverno 2018-2019, che ha chiuso attirando 6mila buyer, un numero stabile rispetto all’appuntamento di settembre 2016, con un raddoppio del tempo in fiera dedicato alle visite negli stand. Per i compratori, insomma, vale la pena organizzare un viaggio per Milano a luglio, senza approfittare come in precedenza del tandem con Première Vision a settembre. E sono soprattutto quelli esteri ad aver messo a segno le performance migliori, in particolare da Olanda (+46%), Portogallo (42%), Germania (+32%), Federazione Russa (+32%), Spagna (+28%), Stati Uniti (+26%), Gran Bretagna (+20%), Francia (+15%) e Turchia (+11%). In calo i buyer italiani e del Far East, soprattutto Cina, che però il salone conta di recuperare con Milano Unica Cina, a Shanghai dall’11 al 13 ottobre. Le aspettative della vigilia sono quindi state confermate dai fatti che dimostrano la capacità di Milano Unica di saper rispondere alle esigenze del mercato e ai suoi cambiamenti sempre più repentini. “Abbiamo avuto coraggio e siamo stati premiati dal mercato”, ha commentato il presidente Ercole Botto Poala. “Alla vigilia avrei sottoscritto come successo un calo del 10% delle presenze, mentre abbiamo confermato i risultati del settembre 2016, soprattutto grazie alle complessive buone performance delle presenze di buyer internazionali. Il raddoppio dei tempi di permanenza in fiera dei buyer, tuttavia, è stata la vera conferma dell’importanza strategica dell’anticipo della data. Un test vincente che ha registrato un generale apprezzamento dei nostri espositori e che siamo ben lieti di mettere a disposizione di tutta la filiera del fashion Made in Italy”. Se l’anticipo è diventato una certezza per il salone estivo, già prenotato dal 10 al 12 luglio 2018, per il momento non ci sono progetti concreti per quanto riguarda l’edizione di febbraio (che andrà in scena dal 6 all’8 febbraio). Il buon risultato messo a segno dal salone rischiara le prospettive del settore per l’anno in corso, dopo un 2016 archiviato con un calo dello 0,9% del fatturato a 7,839 miliardi di euro ed export in flessione dell’1 per cento. Secondo i dati elaborati da Smi-Sistema Moda Italia, i primi tre mesi del 2017 segnano una ripartenza, con un incremento del 2% del fatturato e un balzo del 3,5% delle esportazioni.
ANCHE COSÌ SI FA SISTEMA
Rinunciare al canonico slot di settembre e dare il via alla nuova tempistica di luglio ha sganciato, di fatto, Milano Unica dal resto delle fiere di settembre. Una decisione arrivata a poche settimane dall’annuncio dell’avvicinamento dei saloni theMicam e Mipel alla fashion week, nonché al progetto Milano XL – La festa della creatività italiana (vedi approfondimento sempre in questo numero di Pambianco Magazine) orchestrato da Altagamma, Confindustria e Comune di Milano, con il sostegno del ministero dello Sviluppo economico. Ma la decisione di giocare d’anticipo, secondo Botto Poala, risponde proprio alla nuova strategia dei protagonisti del sistema moda italiano di lavorare fianco a fianco. Anche per questo motivo, Milano Unica, insieme a Smi-Sistema Moda Italia, sarà tra i protagonisti di Milano XL, con l’installazione ‘La biblioteca dei tessuti’ a Palazzo della Ragioneria. “Non avremmo mai potuto immaginare di spostare le nostre date senza l’appoggio di Camera nazionale della moda italiana, di Smi-Sistema Moda Italia e del Tavolo della Moda”, ha spiegato il presidente. “Nel 2005 siamo stati i primi a fare sistema, riunendo le fiere del tessile in un unico appuntamento. Oggi rinnoviamo questa attitudine, con l’obiettivo di ottenere dei grandi risultati nel medio termine”.
di Alessia Lucchese