Il gruppo Prada, controllante dei marchi Prada, Miu Miu, Church’s e Car Shoe, ha chiuso il primo semestre d’esercizio con ricavi in calo del 5,5% (-5,7% a cambi costanti) a 1,46 miliardi di euro e un utile di 115,7 milioni, sceso del 18%, contro i 143 milioni attesi dal consensus Bloomberg.
Nella prima seduta dopo la pubblicazione dei dati semestrali, oggi il titolo di Prada ha segnato un calo di oltre 12 punti percentuali alla Borsa di Hong Kong.
Guardando alle diverse aree geografiche, l’Asia-Pacific ha leggermente invertito il trend, segnando un +0,4 per cento. “Positiva – si legge nella nota ufficiale – la performance registrata nella Greater China dove le vendite sono cresciute del 5,2% a cambi costanti e hanno visto valori positivi anche a Macau ed Hong Kong”. In calo, invece, gli altri mercati in cui il gruppo è presente, con l’America che perde il 3,7%, l’Europa che registra un -7,7%, il Giappone a -14,2% e il Middle East a -11,7%, “penalizzato dalle tensioni geopolitiche locali che hanno influenzato i flussi turistici nella zona”.
Nel primo semestre, il gross margin del gruppo è cresciuto, passando al 74,1% dal 72,2% del semestre precedente e beneficiando “di una migliore qualità dei ricavi, conseguente alla riduzione delle vendite a saldo”. Gli investimenti ammontano infine a 105,6 milioni di euro e sono stati destinati ” sia alla valorizzazione della rete retail, con 100 progetti finalizzati per adeguare l’immagine dei negozi ai nuovi codici estetici, sia al rafforzamento della supply chain con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente le capacità industriali e logistiche del gruppo”.
Secondo quanto dichiarato nella conference call agli analisti, la società guidata da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada ritiene che il piano strategico dell’azienda, nel quale la ristrutturazione del retail network e i digitale avranno un ruolo sempre maggiore, determinerà un ritorno alla crescita di ricavi e margini, anche se i risultati attesi potrebbero richiedere più tempo del previsto.
“Il lavoro di complessa ristrutturazione di tutti i processi operativi, finalizzato a dotare il gruppo degli strumenti necessari per imporsi in un mercato sempre più competitivo, prosegue efficacemente ma non può dirsi ancora concluso”, ha dichiarato Patrizio Bertelli, CEO di Prada. “Siamo fiduciosi che le azioni impostate siano la giusta risposta per tornare a far crescere stabilmente ricavi e margini, seppur coscienti che stanno richiedendo tempi più lunghi del previsto per produrre gli effetti desiderati. La nostra situazione patrimoniale e finanziaria resta solida e ci consente di focalizzarci sulla creazione di valore per gli azionisti su un ampio orizzonte temporale”, ha concluso il numero uno della griffe.