Samsonite International ha chiuso il primo semestre dell’anno con vendite nette a 1,58 miliardi di dollari (+31,8% a cambio costante) e un ebitda rettificato a 241,5 milioni di dollari (+26,9%).
Il gruppo, che sotto di sé ha licenze e marchi quali Samsonite, Tumi, AmericanTourister, Hartmann, High Sierra e Gregory, ha registrato crescite a due cifre in tutte le aree geografiche in cui è presente, sospinte soprattutto da Tumi, brand acquisito lo scorso anno e che nel semestre ha toccato quota 296,9 milioni di dollari di vendite nette. In particolare, il gruppo ha registrato una crescita del 19,8% in Asia (+3,8% escludendo Tumi), del 53% in Nord America (+7,4% escludendo Tumi), del 24% in Europa (+11,5% escludendo Tumi) e del 19,4% in America Latina. Il mercato italiano, in particolare, ha visto le vendite del primo semestre attestarsi intorno ai 30 milioni di euro (33,2 milioni di dollari), in crescita dell’8,3% (escludendo Tumi).
E, proprio a proposito dei progetti del marchio Tumi in Italia, la general manager Elisa Stucchi ha così commentato: “Stiamo avendo grandi soddisfazioni dal marchio Tumi. Stiamo lavorando a un ambizioso piano di sviluppo che vedrà, tra l’altro, l’apertura di un nuovo store nel mese di settembre presso l’Aeroporto di Linate, nell’area Air Side, e un primo investimento in comunicazione”.
Per quanto riguarda i canali distributivi, invece, il canale direct-to-consumer ha registrato una crescita dell’89% (+20,2% escludendo Tumi), forte anche di un decisivo incremento delle vendite e-commerce (+126,7%) sospinte in parte dall’acquisizione, negli scorsi mesi, di eBags, rivenditore online di borse e accessori per il viaggio.