Jimmy Choo fa il pieno di profitti nella prima metà del 2017. Nei sei mesi al 30 giugno, il brand inglese, acquisito lo scorso luglio da Michael Kors, ha infatti registrato utili pre-tasse per 18,1 milioni di sterline (circa 19,6 milioni di euro), in crescita del 174,2% dai 6,6milioni del 2016, a fronte di ricavi per 201,6 milioni, in aumento rispetto ai 173,1 milioni dello stesso periodo di un anno fa. A +19,5%, inoltre, l’ebitda adjusted che ha toccato quota 37,4 milioni di sterline.
Le calzature di lusso si confermano segmento trainante dell’offerta di Jimmy Choo, con un’incidenza del 74% sui ricavi. “Tuttavia – si legge nella nota ufficiale – continuiamo a diversificare le nostre proposte, con un 23% di fatturato che oggi fa capo agli accessori, in crescita del 22% nei sei mesi al 30 giugno scorso”. D’altro canto il segmento maschile registra la crescita più veloce ed è oggi pari al 9% del giro d’affari. “Continuiamo – spiega sempre l’azienda – ad aumentare il numero dei punti vendita che vendono le collezioni maschili e oggi abbiamo 86 store dual gender contro i 71 al 31 dicembre 2016”. Guardando ai diversi canali di vendita, segnano performance positive sia il retail (+18,5%) sia il wholesale (+10,4%), mentre a livello geografico l’Asia si conferma mercato di riferimento.
Soddisfatto della performance semestrale in crescita in uno scenario economico di generale difficoltà, Pierre Denis, CEO di Jimmy Choo Plc si è detto ottimista per i prossimi mesi: “Abbiamo registrato dei progressi nella prima parte dell’anno e siamo posizionati in modo corretto per fare bene anche nei prossimi mesi”.