Valleverde consolida il ritorno in scena. La società, finita in fallimento nel 2014, prevede di chiudere il 2017 a quota 13,5 milioni, in aumento rispetto ai ricavi di 10 milioni nel 2016 e di 1,5 milioni nel 2015, e punta a superare i 15 milioni di euro nel 2018. Proiezioni sospinte da una buona performance delle campagne vendita: quella riferita alla P/E 2017 ha registrato un incremento del 60%, con riassortimenti continui ancora in corso, mentre quella dedicata all’A/I 2017-18, la cui collezione vedrà il lancio del nuovo brevetto Valletex Donna, è in aumento del 70% rispetto allo stesso periodo l’anno scorso, permettendo così di superare le 200mila paia in una stagione. “Supereremo le 400mila paia di calzature nel 2017, con una previsione di fatturato di 13,5 milioni di euro quest’anno, per superare i 15 milioni di euro nel 2018”, sono le parole riportate dal Sole-24Ore di Elvio Silvagni, l’imprenditore che nel 2015 ha rilevato l’azienda e che, con la moglie Margherita Montanari, è anche proprietario dei brand di calzature Rafting Goldstar, Biochic e Biomodex, i quali, insieme a Valleverde, hanno chiuso il 2016 con un fatturato complessivo superiore ai 25 milioni di euro.
Valleverde, il cui giro d’affari è generato per il 90% in Italia, dove è presente in oltre 1.000 punti vendita, punterà sempre più sull’internazionalizzazione, con un’espansione che mira prima all’Europa e in seguito ai mercati extra europei. “Nel 2015 Valleverde aveva meno di 200 negozi – ha continuato Silvagni -, oggi siamo presenti già in mille multimarca del Paese, omogeneamente distribuiti da Nord a Sud e pensiamo di arrivare a 1.200 nei prossimi mesi. Per poi concentrarci sulla crescita non più della rete, ma dei volumi dentro al singolo punto vendita e passare all’espansione oltreconfine”.