Mors tua vita mea. Mentre le casse dei department store americani languono, quelle dei negozi online festeggiano, e si moltiplicano. A sottrarre ulteriore spazio ai canali tradizionali, l’aumento dei siti specializzati in second hand di lusso. La rivendita di prodotti moda, decreta una ricerca condotta da Fung Global Technology per il sito e-commerce ThredUp, è destinata ad aumentare nel 2021 a quota 33 miliardi di dollari, rispetto ai 18 del 2016.
Proprio ThredUp, shop virtuale da 30mila capi usati venduti al giorno, ha appena lanciato Luxe, sito destinato a clienti non interessati a indumenti di Lululemon e Gap, ma esclusivamente ai grandi marchi del lusso. James Reinhart, cofondatore e CEO di ThredUp, punta a raggiungere i 10 milioni di indumenti venduti all’anno facendo leva sugli oltre 35mila brand presenti nei suoi scaffali online, ma, allo stesso tempo, vuole fare breccia nelle abitudini d’acquisto delle utenti che collezionano borse Chanel e Louis Vuitton. “Tutte le ricerche che abbiamo fatto – ha dichiarato Reinhart a Wwd – indicano che i prodotti di lusso coprono solo il 15% del tipico guardaroba di una donna. Oggi è necessario diversificare, posizionare alcuni prodotti in un posto e altri altrove”. Il sito Luxe ha intenzione di rastrellare il mercato dell’usato, offrendo ai proprietari l’80% del prezzo di vendita per prodotti di 650 luxury brand. Si tratta di un segnale di quanto sia acceso il confronto con competitor quali The Real Real, Tradesy, Vestiaire Collective, Fmasarovic e Stock.
Mentre in Italia i siti di rivendita sono ancora spesso legati a punti vendita second hand, in America il fenomeno è in piena espansione. The Real Real, considerato un antesignano del lusso online senza più cartellino, ha accumulato 400 milioni lordi di merce nel 2016 (il doppio rispetto all’anno precedente) e aperto ben sei uffici specializzati nella valutazione dei prodotti in città come Los Angeles, New York, Chicago e Washington.
Il francese Vestiaire Collective vanta 6 milioni di clienti in 48 Paesi, 600mila prodotti in vendita online e un rifornimento quotidiano di circa 4mila. Sébastien Fabre, fondatore e CEO, stima intorno al 70% il volume di crescita annuo di Vestiaire Collective.
Anche eBay sta seguendo il trend lavorando con Entropy, specializzato nello sviluppo di tecnologie di autentificazione e, pochi giorni fa, persino il colosso Saks Fifth Avenue ha sorpreso i propri clienti proponendo prodotti vintage di Hermès attraverso il sito-outlet Saks Off Fifth.