Intel fa un passo indietro rispetto alle wearable technologies. Secondo quanto riferito dalla Cnbc, infatti, la multinazionale californiana ha deciso di chiudere la divisione health wearables, che include, tra gli altri, i tracker per lo sport, poiché non avrebbe soddisfatto le aspettative di vendita. Le indiscrezioni sulla volontà di Intel di allontanarsi dal business dei tracker hanno iniziato a circolare lo scorso novembre, quando TechCrunch ha collegato la scelta alla performance deludente di Basis, il suo brand di orologi per il fitness. “Dopo l’acquisizione di Basis per 100 milioni di dollari, nel 2014 – si legge su La Stampa – l’azienda di Santa Clara aveva lanciato lo smartwatch Basis Peak, un prodotto che non ha attirato particolari attenzioni né guadagnato quote di mercato rilevanti. Nel 2016, ad agosto, Intel ha annunciato un richiamo generale del dispositivo e la chiusura della produzione: il Peak si surriscaldava, con il rischio di ustionare chi lo indossava”. Cnbc precisa inoltre come il colosso guidato da Brian Matthew Krzanich abbia già ridotto dell’80% il team al lavoro sui prodotti indossabili. La divisione è parte del New Technologies Group che ora si concentrerà su progetti di realtà aumentata.
Se confermata, la decisione di Intel arriverebbe a pochi giorni di distanza dalla liquidazione di Jawbone, azienda era nata nel 1999 come AliphCom e dal 2011 focalizzata su investimenti nel mercato dei braccialetti smart. A penalizzare Jawbone sarebbe stata la concorrenza di modelli più economici che hanno invaso il mercato.