L’Asia sostiene i conti di Hermès nel primo semestre. La griffe francese ha registrato nella prima metà dell’anno un incremento dell’11% del fatturato a 2,713 miliardi di euro, anche se il secondo trimestre è andato in archivio con un rallentamento a +9% per cento. I primi tre mesi dell’anno avevano registrato un fatturato in salita dell’11,2 per cento.
A registrare il miglior risultato è l’Asia, che mette a segno un incremento delle vendite del 16% grazie soprattutto alla Cina. Bene anche l’America (+12%) e l’Europa (+7%), con il buon riscontro dei nuovi negozi inaugurati di recente a Roma, Londra e Monaco e la performance positiva del network retail in Francia. Analizzando le diverse categorie merceologiche, la pelletteria si conferma il segmento più performante (+14%): a sostenere il suo sviluppo, l’aumento della capacità produttiva garantita dalle tre nuove fabbriche di Charente, Isère e Franche-Comté, cui lo scorso giugno si sono aggiunti i poli produttivi di Maroquinerie de Normandie e Ganterie-Maroquinerie a Saint-Junien. In crescita a doppia cifra (+12%) anche il ready to wear.
Per conoscere i risultati realizzati da Hermès sul fronte della redditività bisognerà attendere il 14 settembre, quando saranno diffusi i dati definitivi sul semestre. In proposito, il gruppo ha detto di attendersi profitti operativi da record, in linea con la marginalità al 34% registrata nella prima metà del 2016.