Saranno 34 i milioni di euro che il Governo stanzierà nel 2017 per il sistema tessile e abbigliamento. A confermare quanto già anticipato lo scorso gennaio, durante la conferenza inaugurale di Milano Unica, il presidente dell’Ice Michele Scannavini, che ha parlato di un aumento di 11 milioni di euro rispetto a quelli del 2016. “Abbiamo destinato 14 milioni di euro a un piano di potenziamento delle fiere, per trasformarle in eventi internazionali. Già con questa edizione di Milano Unica abbiamo registrato un risultato importante, portando in città 106 delegati internazionali qualificati tra buyer e media”, ha dichiarato Scannavini.
“Milano Unica è stata la prima manifestazione in cui abbiamo dimostrato la nostra capacità di fare sistema, con un format unificato che ha successo dal 2005. Anticipando a luglio, Milano Unica ha dimostrato di saper dettare l’agenda del settore e finché sarà così il governo non esservi accanto”, ha aggiunto il sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto, che ha ribadito come gli accordi di libero scambio siano fondamentali per l’Italia, che ha beneficiato delle esportazioni negli anni della crisi.
Alla sua prima edizione di luglio, il salone del tessile italiano, in scena a FieraMilano Rho fino a giovedì si apre in un clima di ripresa per il settore. Secondo i dati elaborati da Smi-Sistema Moda Italia e diffusi oggi, la tessitura italiana ha registrato tra gennaio e marzo un incremento del 2%, con una dinamica positiva dell’export che torna a crescere del 3,5%. A mettere a segno la migliore performance è stata la Cina (+22%), seguita da Hong Kong (+10,8%), mentre gli Stati Uniti restano primo mercato di sbocco (+6,2%). Una ripartenza per un comparto che nel 2016 aveva registrato una flessione dello 0,9% del fatturato a 7,839 miliardi di euro e un calo dell’1% delle esportazioni.
Tra le prossime sfide da affrontare secondo il presidente di Milano Unica Ercole Botto Poala: “La rivoluzione digitale. Il made in Italy è il nostro vantaggio competitivo, ma rischiamo di perdere una opportunità importante se non facciamo nostro un know how sempre più fondamentale “.