Trenta ore di promozioni, iniziate ieri alle 18, e che si protrarranno per tutta la giornata di oggi. È l’Amazon Prime Day, il giorno delle offerte del gigante dell’e-commerce che, almeno negli intenti, offre sul proprio portale accessori tecnologici a prezzi scontati. Dai piccoli elettrodomestici ai tablet, passando per fotocamere, computer e televisori. L’hype su internet si respira già da qualche giorno, ma a infiammare i social oggi sono più che altro le polemiche. Scorrendo la timeline di Twitter, per esempio, sono molti gli utenti che lamentano prezzi di partenza gonfiati e scontistiche che, in realtà, non abbassano il costo dell’oggetto, che risulta uguale a quello di sempre. Una pratica, quella degli sconti ‘ingannevoli’, già messa in atto dai negozianti ‘fisici’ (si veda, in proposito, la sentenza su Mango Italia di qualche giorno fa) e che ora si starebbe espandendo anche al mondo dell’online. Il consumatore, almeno negli Stati Uniti, sembra però avere le risorse per contrastare questo fenomeno. Stando a una ricerca di Bazaarvoice ripresa da Wwd, infatti, oltre al rating e alle recensioni sul prodotto, a influenzare l’acquisto è molto spesso il prezzo: secondo il report, il 47% dei consumatori, prima di procedere con il pagamento, controlla altri siti (per esempio, quello di Wal-Mart) per paragonare il costo degli oggetti.