True Religion, il brand famoso per i suoi jeans, ha chiesto di attivare la procedura per il Chapter 11. La manovra permetterà al marchio californiano, acquisito da Tower Brook Capital Partners nel 2013, di far fronte a un debito che si attesta a poco meno di 500 milioni di dollari, puntando a ridurlo di circa il 75%, ovvero per circa 350 milioni di dollari. La rimanenza, circa 150 milioni di dollari, verrà poi convertita nella maggioranza del patrimonio netto dell’azienda. “Dopo un’attenta revisione, stiamo facendo un passo importante per ridurre il nostro debito, rinvigorire il brand e mettere la compagnia nella posizione di crescere e avere successo in futuro”, ha commentato John Ermatinger, presidente e CEO di True Religion. “Continueremo il nostro business come di consueto e forniremo ai nostri lavoratori e partner economici la stabilità di cui necessitano, mentre ci occuperemo di creare la giusta flessibilità per investire nella nostra presenza digitale, creare connessione con i consumatori e migliorare le competenze organizzative”. Nonostante ciò, secondo Usa Today, il brand avrebbe in mente di chiudere almeno 27 dei suoi circa 140 negozi.
“Sono poi felice di annunciare – ha continuato il manager – che dall’inizio dell’anno a oggi il nostro ebitda si è attestato a 7,1 milioni di dollari, in crescita del 95% rispetto allo scorso anno”. Il brand ha inoltre ricevuto un’iniezione di capitale da parte di Citizens Bank per 60 milioni.