La maison Versace ha chiuso il 2016 con una perdita di 7,4 milioni di euro, che si confronta con l’utile di 15,3 milioni del 2015, e un giro d’affari di 668,7 milioni di euro, in aumento del 3,7% (Asia +8,8%, Emea -1,1%, Nord America +2,5 per cento). Nel 2015, l’incremento del turnover era stato del 17,5% (+8,6% a cambi costanti). A riportare i dati è stata l’agenzia Radiocor che ha spiegato come la crescita dei ricavi non sia stata tale “da coprire il rialzo dei costi, tanto è che i margini si sono letteralmente dimezzati con l’ebitda margin passato dal 12,5% del 2015 al 6,6 per cento”. La posizione finanziaria netta della società è risultata negativa per 8,5 milioni di euro.
I costi operativi sono aumentati di 60,7 milioni di euro, sfiorando i 630 milioni. I documenti ufficiali dell’azienda legano questo incremento allo sviluppo del business: “Nel bilancio – si legge su Il Sole 24 Ore – si imputa l’incremento di 28,2 milioni ai prodotti e materiali (+27,8%), di 17,7 milioni a costi collegati a servizi (+5%) e di 14,1 milioni a costi del personale (+12,7%). L’incidenza dei costi operativi sui ricavi ha raggiunto il 94,2 per cento”. Nel 2016 Versace ha aperto 38 nuovi negozi (di cui 29 monomarca e 5 outlet) e ha potenziato il canale online. Il gruppo ha inoltre “portato avanti il miglioramento del brand Versus”. Nonostante una perdita di 24,1 milioni di euro, la Gianni Versace spa ha deciso di distribuire 6 milioni di dividendi.
“Per una crescita solida nel futuro – ha commentato la società in una nota – l’azienda ha avviato significativi cambi nel management. Con un nuovo team di manager e una strategia chiara, Versace continua a investire nel brand, nel prodotto, nella distribuzione e nella comunicazione. Crediamo di avere un posizionamento corretto per far fruttare l’immenso potenziale di questo brand”.