Nel primo trimestre dell’anno, l’industria calzaturiera italiana mostra alcuni segnali di recupero, ma la ripresa non c’è ancora. Questo quanto è emerso ieri dall’assemblea annuale dei calzaturieri alla Liuc di Castellanza: nel periodo tra gennaio e marzo, l’export è cresciuto sia in valore (+5%) che in quantità (+2 per cento), dopo un 2016 che si è però chiuso in un clima incerto, con la domanda interna rimasta al palo, dopo otto anni di contrazioni. Nell’anno, il settore è riuscito comunque a limitare la flessione dei livelli produttivi (-1,9% in volume). Inoltre, nel 2016 si sono consolidate le vendite estere (8,9 miliardi di euro, +2,6%) e il saldo è stato attivo (+1,3 per cento). Infine, è cessato il calo degli ordinativi nell’area Csi, che ha registrato un incremento del 13% in volume. “Un recupero che segna un’inversione di tendenza ma che è ancora al di sotto di circa il 40% in quantità e il 50% in valore rispetto ai livelli del 2013”, ha spiegato Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici.
“Dopo un 2016 archiviato in chiaroscuro, apriamo il 2017 all’insegna della stabilità e di un cauto ottimismo” ha affermato proseguito Pilotti, commentando i dati dei primi tre mesi. “A sostenere il settore è ancora una volta l’export che nel singolo mese di marzo ha registrato crescite significative del 13% rispetto all’analogo mese dello scorso anno, totalizzando incrementi vicini al 5% in valore e al 2% in quantità nell’intero trimestre di avvio 2017. Risultati che riportano i volumi sui livelli (non esaltanti) di due anni fa e al tempo stesso permettono però il conseguimento di un nuovo record in termini di valore”.
L’assemblea annuale, che ha visto anche la partecipazione del sottosegretario allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, è stata l’occasione per tracciare un bilancio dei primi due anni di presidenza dell’imprenditrice: tanti i dossier aperti, tra cui quello sulla difesa del made in Italy e sull’accesso ai mercati internazionali attraverso gli accordi di libero scambio.
Nel corso dell’evento, si è parlato anche del prossimo theMicam in agenda dal 17 al 20 settembre, il primo dalla nascita di Confindustria Moda, avvenuta lo scorso marzo. Con la nascita della nuova federazione, l’auspicio è quello di coordinare sfilate, eventi e fiere facendo sistema a Milano. L’84esima edizione di theMicam, in quest’ottica, per la prima volta quest’anno avrà l’ultimo giorno la sovrapposizione con la Milano Fashion Week. Confermata anche per la prossima edizione la presenza all’interno della fashion Square del salone dei big Fendi, Salvatore Ferragamo, Gucci, Prada e Tod’s, a cui si aggiungono nuove adesioni come quelle di Giorgio Armani, Jimmy Choo, Sergio Rossi ed Ermenegildo Zegna.