L’haircare che fa belle, ma che fa anche bene all’ambiente e rispetta il territorio e le persone: un compromesso che sempre più consumatrici cercano di tutelare.
Cruelty free, bio, vegan, organic, tante certificazioni, un’unica tendenza: l’eco beauty. E oggi non si tratta solo di prodotti per viso e corpo, ma riguarda anche il segmento dei capelli. Olio di cocco e argan archiviano i tensioattivi chimici. Mandorle, melograno e mela nutrono e trattano la fibra capillare senza l’aiuto dei siliconi. In questo segmento di mercato sono tanti i marchi italiani e internazionali che hanno fatto delle formule naturali la loro carta vincente, come Davines o Aveda. Ma anche i principali big della cosmesi si stanno attrezzando per non perdere ‘il trend’, lanciando o rilanciando alcune delle loro linee più famose in chiave green e sostenibile. Secondo quanto è emerso dal sondaggio Green Beauty Barometer condotto dalla società di marketing Harris Poll, il 59% delle donne europee di età superiore ai 35 anni ritiene il fattore green importante nella loro routine di bellezza, che riguarda anche i capelli. La percentuale però si alza al 73% quando si osserva la fascia d’età fra i 18 e i 30 anni.
GREEN IMPACT
Tra chi si è mosso con decisione c’è L’Oréal Paris che ha lanciato Botanicals Fresh Care. “Più che una linea di haircare – ha spiegato Camille Martin, L’Oréal Paris global vice president haircare & hairstyling – è un impegno per la bellezza autentica con un rigoroso protocollo di formulazione. Abbiamo scelto produttori in grado di garantire ingredienti naturali di alta qualità e processi di estrazione ecosostenibili. Le formule sono senza siliconi, senza parabeni e senza coloranti. Abbiamo anche deciso di ridurre l’impatto ambientale e la produzione di rifiuti, grazie all’utilizzo di flaconi ecosostenibili”. Risultato, quattro linee per altrettante esigenze dei capelli. Ma non solo. Durante la settimana del design a Milano la divisione Prodotti Professionali di L’Oréal Italia ha lanciato Salon Emotion Green. Si tratta di un salone di acconciatura temporary che è caratterizzato per l’uso di materiali ecocompatibili, per una gestione mirata a ridurre l’impatto ambientale, dal layout ai rifiuti, e per l’utilizzo di cosmetici naturali. I prodotti per i capelli portano il marchio Biolage R.A.W(Real, Authentic, Wholesome), linea professionale che potrà essere sperimentata con un trattamento sensoriale nel Raw Health Bar. Anche Framesi ha lanciato la sua nuova linea haircare Morphosis Green che vanta ben il 99% di ingredienti di origine naturale come estratto di oliva, olio di passiflora, derivato della vitamina E, Gomma di guar, Burro di karité, Isoamyl Cocoate. Anche i packaging dei nuovi prodotti seguono la scia green delle loro formulazioni: interamente riciclabili, in plastica vegetale, sono ricavati dalla canna da zucchero attraverso un processo di distillazione, disidratazione e polimerizzazione, con grande attenzione alla sostenibilità e nel rispetto dell’ambiente. Anche la novità griffata Kérastase promette una nuova routine green al 98%: si chiama Aura Botanica, e contiene unicamente attivi di origine naturale, in particolare olio di argan e olio di cocco estratti a freddo. Niente siliconi né solfati attivi, ma un’efficacia sia in termini di performance che in appeal sensoriale. “Una delle grandi sfide che abbiamo vinto è stata garantire la massima naturalità dei prodotti, che sono privi di siliconi, parabeni e solfati, senza sacrificarne la performance”, ha spiegato AnnaPia Chiarandini direttore marketing Kérastase Italia. L’olio di cocco proviene dalle comunità indigene delle Isole Samoa, mentre l’estratto di olio di argan arriva dalla sapiente lavorazione delle donne del Marocco. Si affianca il più alto tasso di biodegradabilità delle formulazioni di Kérastase e un packaging rinnovato, più leggero, per ridurre significativamente l’uso di materie plastiche, fino a giungere, con il Bain Micellaire, al primo prodotto Kérastase confezionato in plastica 100% PET PCR (riciclata post-consumo). Anche la multinazionale Procter & Gamble ha annunciato che Head & Shoulders, produrrà il primo flacone riciclabile al mondo, nel settore haircare, realizzato con una percentuale fino al 25% di plastica proveniente dalla raccolta sulle spiagge. “Abbiamo pensato che lo shampoo n.1 nelle vendite mondiali dovesse diventare leader anche nell’innovazione sostenibile – ha dichiarato Lisa Jennings, VP Head & Shoulders and Global Hair Care Sustainability Leader di Procter & Gamble – perché sappiamo che quando facciamo operazioni di questo genere l’intera industria di settore ci segue sulla stessa strada. E siamo stati fortunati a lavorare con eccezionali partner come TerraCycle e Suez, che ci hanno aiutati a rendere reale questa visione”. P&G ha inoltre annunciato che, entro la fine del 2018, in Europa più di mezzo miliardo di flaconi all’anno includerà fino al 25% di plastica riciclata post-consumo. Una cifra che rappresenta più del 90% del totale del packaging per il settore haircare venduto da P&G nel nostro continente, attraverso marchi famosi del proprio portfolio, come H&S e Pantene.
EFFETTO BENESSERE
Tra i gruppi italiani, al timone del movimento per la bellezza consapevole c’è Davines che, con i marchi Davines e [Comfort Zone], ha anche ottenuto la certificazione “B Corporation” entrando a far parte della rete d’imprese che hanno scelto di generare un impatto positivo su persone, ambiente e comunità in cui operano. Con la linea Essential Haircare, Davines ha anche avviato una collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus che oltre a garantire un’azione mirata per le diverse esigenze, contribuisce alla tutela del patrimonio culturale e artigianale del Mediterraneo. Le formulazioni, prive di solfati e parabeni, sono caratterizzate da elevate percentuali di ingredienti biodegradabili e di origine naturale. I prodotti della linea sono 25, divisi in 9 famiglie per le esigenze di ogni tipo di capello. Ognuna di queste contiene un ingrediente attivo proveniente da un Presidio Slow Food. “Per il 2017 prevediamo l’apertura della nostra nuova sede sempre qui a Parma – ha dichiarato a Pambianco Beauty il presidente Davide Bollati – con un investimento di 24 milioni di euro. Il Davines Village ospiterà l’impianto di produzione, i laboratori R&D, varie aree dedicate alla formazione e i nostri uffici. Inoltre ci saranno una grande serra e un giardino della biodiversità da cui selezioneremo gli ingredienti sia per lo sviluppo dei nostri prodotti sia per il ristorante interno. La nuova sede è pensata come villaggio della bellezza sostenibile riflettendo appieno i valori dei due brand, della sostenibilità, del benessere e del rispetto per la natura”.
di Chiara Dainese