In America, parlano di spettro Walmazon. La morsa Amazon-Walmart, secondo recenti sondaggi condotti sui player della distribuzione Usa, è tra i principali fattori di preoccupazione per il futuro prossimo. Del resto, i due colossi sono la dimostrazione che la partita retail di oggi si gioca sull’equilibrio tra off e online. Wal Mart spinge per guadagnare spazio in rete. Amazon, per conquistare metri quadrati di negozio. Anche da questa parte del pianeta, il tema comincia a essere considerato cruciale, al punto che Federazione moda Italia ha lanciato un progetto per il retail Phygital. L’approfondimento completo è sviluppato nel Dossier pubblicato sul numero 8 di Pambianco Magazine in edicola in questo mese di giugno.
In questa prospettiva è nato iNovaRetail, il progetto frutto della collaborazione tra Federazione Moda Italia, l’azienda di servizi Disignum e il negozio di abbigliamento e calzature associato Bottazzo presentato lunedì a Milano. INovaRetail, in particolare, è il progetto che permette ai negozianti di far coesistere strategie offline e online all’interno del punto vendita, puntando su un’innovazione sia tecnologica sia di processo, cui si sommano iniziative orientate al cliente. “Internet e il commercio elettronico non vanno visti solo come minacce, ma anche come opportunità da cogliere, come strumenti per diversificare le proprie strategie di vendita”, ha commentato Renato Borghi, presidente della federazione. “Non dobbiamo preoccuparci solo del fenomeno Topo (Try offline & purchase online), ma occuparci anche dell’altra faccia della medaglia che ci offre internet, il Ropo (Research online & purchase offline). Solo così potremmo affrontare un contesto in continua e rapida evoluzione”.
Negli ultimi mesi, diversi sono stati i progetti innovativi. Tra questi, lo “store of the future” Farfetch e il prototipo realizzato da Accenture all’interno del suo nuovo centro dedicato all’innovazione (Accenture Customer Innovation Network – Acin). A ciò, si aggiungono Diesel che, nel negozio in San Babila a Milano, è ricorso alla tecnologia Rfid per realizzare camerini intelligenti e tavoli interattivi. Tecnologia, questa, adottata anche all’interno del negozio Pepe Jeans di Regent Street, a Londra, dove i camerini interattivi sono connessi con gli assistenti di vendita così che questi possano tempestivamente rispondere alle esigenze del consumatore.