Mentre a Londra si alza il sipario sulle sfilate maschili, il segno positivo non arriva dal calendario (ci si attende un’edizione non particolarmente brillante in termini di marchi protagonisti), ma dalla congiuntura. Secondo i dati elaborati da Mintel e diffusi dal British fashion council in occasione dell’evento di apertura della London Fashion Week Men’s, al via oggi fino al 12 giugno con circa un centinaio di collezioni per la primavera-estate 2018, la moda maschile Uk ha registrato nel 2016 una crescita del 2,8% a quota 14,5 miliardi di sterline (circa 16,7 miliardi di euro), con un tasso di progressione più che raddoppiato rispetto a quello messo a segno dal womenswear (+1,3%). Il traguardo da qui al 2021 è quello dei 16,3 miliardi, con l’obiettivo di ampliare il proprio peso sul fashion turnover britannico attualmente pari al 27 per cento.
L’indagine, inoltre, mostra come sia aumentata la consapevolezza del consumatore maschile di fronte agli acquisti moda, spesso anche più delle donne. Il 47% degli uomini di un’età compresa tra i 25 e i 44 anni hanno comprato capi di abbigliamento nei tre mesi precedenti a dicembre 2016 contro il 43% delle donne, così come il 42% dei clienti maschili è disposta a spendere di più per un abito made in Britain rispetto al 37% delle clienti femminili, raggiungendo un picco nella fascia d’età 25-34 anni. I più giovani (40%), inoltre, sono anche quelli più interessati ad acquistare capi sostenibili.
Il digitale, inoltre, sembra essere sempre più determinante nelle scelte d’acquisto degli uomini britannici. Il 59% degli intervistati dichiara infatti di acquistare online, così come il 45% ammette di ricercare nelle boutique dispositivi tech come i tablet, attraverso i quali poter scegliere taglie e colori. Importante è anche lo sportswear, considerato dal 58% degli uomini la scelta più pratica per l’abbigliamento di tutti i giorni.
“Sempre più retailer e marchi si sono affacciati al mercato della moda maschile, ampliando la propria offerta o lanciando negozi e e-commerce dedicati. Più i consumatori avranno di fronte una maggiore scelta di prodotti, più il settore diventerà competitivo”, ha dichiarato Tamara Sender, Senior Fashion Analyst di Mintel.