Salvini scommette sull’internazionalizzazione. Il brand del gruppo Damiani, oggi distribuito in circa 500 gioiellerie italiane, oltre che nei due monomarca di Milano e Firenze, si prepara infatti a rafforzare la propria presenza all’estero con l’apertura di 8 shop-in-shop nei department store Manor delle principali città svizzere e di 7 corner in Messico, nei grandi magazzini di lusso Liverpool.
“Salvini – ha spiegato a Pambianconews Guido Damiani, presidente del gruppo Damiani – guarda a un target più giovane e talvolta con un potere d’acquisto inferiore rispetto a Damiani. A oggi, l’Italia incide per oltre l’80% sul fatturato, con una distribuzione votata per lo più al wholesale. Crediamo sia però arrivato il momento di accelerare sui mercati esteri, partendo dalla Svizzera e dal Messico, per poi approdare in Giappone e in Cina. Nell’ex Celeste Impero, in particolare, stiamo vagliando diverse possibilità di joint venture, alla ricerca di un partner che possa sostenere il nostro sviluppo in Asia. Quanto al monomarca di Milano, in via Montenapoleone, lo store è per noi un ulteriore biglietto da visita per far conoscere Salvini a un pubblico internazionale”.
Salvini, ha precisato il numero uno di Damiani, è oggi il secondo marchio del gruppo da 155 milioni di euro di fatturato (dato 2015) e “nell’ultimo anno ha registrato una crescita a doppia cifra”. Al via anche un piano di investimenti nel digitale, che entro un anno dovrebbe portare Salvini ad avere un proprio sito e-commerce. “Visti i risultati positivi e le ambizioni per il futuro – ha continuato Guido Damiani – Salvini è ora alla ricerca di un direttore generale in grado di guidare la crescita internazionale”.