Richemont scommette sul travel retail. Il gruppo svizzero del lusso, controllante tra gli altri dei marchi Cartier, Van Cleef & Arples e Montblanc, ha infatti rilevato il 5% di Dufry, società di Basilea che conta circa 1.700 negozi (duty free o con imposte) fra aeroporti, navi da crociera, porti e aree turistiche. Il rastrellamento di azioni, comunicato venerdì scorso, è stato portato avanti tramite la controllata Richemont Luxury Group Limited. Secondo le stime di Bloomberg, “al 5% del capitale corrisponde un valore di circa 460 milioni di franchi svizzeri” (422,5 milioni di euro).
Sulla scia dell’ingresso del gruppo guidato da Johann Rupert, le azioni di Dufry hanno chiuso la seduta di venerdì in crescita del 7,5% alla Borsa di Zurigo, mentre il titolo di Richemont ha guadagnato l’1,2 per cento. Richemont ha chiuso i dodici mesi con profitti in calo del 46% per 1,21 miliardi di euro, sotto le stime del mercato per 1,34 miliardi, a fronte di vendite in calo del 4% per 10,65 miliardi di euro. Il bilancio del colosso di Ginevra riporta inoltre una posizione di cassa netta di 5,8 miliardi.
Dal canto suo, Dufry vive una fase di riassetto azionario: secondo quanto riportato dalla stampa svizzera, lo scorso aprile il gruppo cinese Hna ha rilevato il 16,79% della società, confermando le voci trapelate a fine marzo e portandosi a una quota complessiva del 20,92 per cento. A vendere le proprie azioni sarebbero stati i fondi sovrani di Singapore Temasek e Qia, che insieme detenevano circa il 16 per cento. Dufry ha chiuso il 2016 con ricavi per 7,8 miliardi di franchi svizzeri, in aumento del 27,5 per cento.