Queriot, brand di gioielli componibili nato nel 2010, ha chiuso il 2016 con un fatturato di 3,1 milioni di euro, in crescita del 18% sull’anno precedente. Forte di questi risultati, l’azienda fondata da Francesco Minoli punta al raddoppio del giro d’affari in quattro anni, complice l’ampliamento della rete distributiva wholesale, che dalle 160 gioiellerie italiane attuali, cui si aggiunge uno shop-in-shop da Brian & Barry a Milano, dovrebbe toccare, sempre in 4 anni, quota 320 punti vendita.
Ad oggi il brand è presente solo in Italia, dove ha saputo rafforzare la propria immagine tramite campagne di comunicazione sui social, Facebook in primis. “I gioielli Queriot – ha raccontato a Pambianconews Francesco Minoli – sono prodotti completamente realizzati in Italia da un team tutto al femminile e dalle elevate competenze artigianali. Trattandosi di gioielli componibili, la categoria trainante dell’offerta Queriot sono i bracciali, ma stiamo ampliando anche le collezioni di collane, orecchini, anelli e portachiavi”. Il manager ha spiegato come nei piani del brand a medio termine ci sia anche l’approdo all’estero, con un focus iniziale sui mercati svizzero, inglese e tedesco.